Tasi più economica, Gorizia medaglia d'argento

Secondo una ricerca della Uil è la città italiana dove l'importo della tassa è minore. Meglio fa soltanto Asti, ma di pochissimo
Bumbaca Gorizia 20_08_2018 Via Cocevia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20_08_2018 Via Cocevia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Gorizia è la seconda città d’Italia dove si paga mediamente meno Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. Secondo i calcoli della Uil, con una media di 2.064 euro è Roma la città capoluogo dove l’Imu-Tasi è più onerosa. A Milano, invece, si pagano 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro.
Si spende meno invece ad Asti, la città più economica in assoluto, con un costo medio di 580 euro e, appunto, a Gorizia (582 euro). A seguire nella speciale statistica ci sono poi Catanzaro (659), Crotone (672), Sondrio (674 euro). Il saldo (che bisognava corrispondere entro il 17 dicembre a differenza dell’acconto che si è pagato invece a giugno) andava eseguito sulla base delle aliquote e delle detrazioni stabilite dal Comune di riferimento (quello cioè dove è sito l’immobile) per l’anno 2018.
Se per un qualsiasi motivo, non si fosse riuscito a provvedere al versamento entro il 17 (oppure se lo si è effettuato pagando meno del dovuto), la sanzione irrogata è pari al 30% della somma non versata (sanzione che si riduce al 15% in caso di pagamento effettuato entro i 90 giorni). Confedilizia segnala che vi è la possibilità di sanare il tutto avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso sia per l’Imu sia per la Tasi.

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