Tasi, assalto agli sportelli di Esatto per le cartelle “pazze”

Elisabetta Ritossa: «Rifatti i conteggi hanno scoperto che devo pagare 130 euro in meno». Fermo: «Pochi errori»
In attesa negli uffici di Esatto
In attesa negli uffici di Esatto

L'autunno caldo sul fronte delle tasse è iniziato. E la nuova ripartizione dei tributi, a causa del suo complesso meccanismo, sta già creando i primi problemi. Con tutti i disagi del caso per l'utenza. Da alcuni giorni i triestini hanno iniziato a riversarsi negli uffici di Esatto per dubbi e delucidazioni: sono circa 500 gli utenti che ogni giorno si presentano nella sede di piazza Sansovino. Per non correre rischi, c'è anche chi si mette in fila ben prima dell'apertura degli sportelli, in alcuni casi addirittura con un paio d'ore di anticipo.

E la situazione rischia di complicarsi nei prossimi giorni, in vista della scadenza dell'acconto della Tasi, prevista per il 16 di ottobre. Molteplici le problematiche lamentate dall'utenza: si va dal mancato recapito dei bollettini, per continuare con cartelle che risultano incomplete nei dati, fino ad arrivare a veri e propri errori di calcolo nell'importo da pagare. «Mi è stato recapitato un bollettino che riportava un importo di quasi il doppio di quanto dovuto, esattamente di 275 euro», lamenta Elisabetta Ritossa -. «Ho subito capito che c'era qualcosa che non quadrava ed in effetti, quando mi è stato rifatto il conteggio, si è scoperto che la cifra dovuta era di circa 130 euro più bassa. Mi chiedo come si possano commettere errori così gravi, ma penso soprattutto alle persone anziane che non hanno troppa confidenza con le pratiche burocratiche e rischiano così di pagare importi gonfiati». Non mancano errori di dati e di persone. «Sono qui perché il bollettino della Tasi che doveva essere recapitato nella mia abitazione è stato spedito per errore a mio figlio, mentre io sto ancora aspettando la cartella», spiega Dolcinea Zupin -. «Mio figlio lavora fuori città e dunque tocca a me perdere tempo per risolvere la situazione. Purtroppo queste cose sono ormai diventate normali: il solito copione che si ripete ogni volta».

Problematiche che vengono spiegate così dai vertici di Esatto: «Siamo di fronte ad un tributo nuovo che ha alle spalle un grosso lavoro di reimpostazione del sistema di calcolo», precisa Davide Fermo, direttore Esatto -. «E' chiaro che ci possono essere inevitabilmente degli errori nell'importo dovuto, ma siamo in ogni caso di fronte a percentuali molto basse, pari all'1 o 2 per cento, il che tradotto significa un migliaio di bollettini sugli oltre 80 mila spediti nelle case dei triestini: va detto che gli errori possono essere di natura tecnica, ma anche riconducibili a dati non aggiornati, a causa di variazioni mai segnalate dall'utenza». In questi giorni l'attesa media agli sportelli è di circa un'ora e trenta minuti, ma c'è anche chi se l'è cavata in tempi più rapidi, affidandosi alla postazione rapida sistemata all'ingresso degli uffici, più che altro nei casi di mancato recapito del bollettino, che a quel punto viene riprodotto al momento. Resta da capire cosa accadrà adesso nelle due settimane più calde in assoluto, quelle a ridosso della prima scadenza. «La situazione è sotto controllo» - assicura ancora Fermo -. «Abbiamo provveduto a spedire i bollettini con largo anticipo e questo ci sta facilitando il lavoro: è ovvio che anche un'ora di attesa può essere una seccatura per gli utenti, ma sono sicuro che non si ripresenteranno le situazioni critiche vissute in passato».

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