Tartini, 110 anni e un “bollino qualità” assegnato dall’Ue

L’attestazione ricevuta in tutta Italia da soli sei conservatori, tra cui quello triestino. Al via le celebrazioni, biblioteca intitolata a Vito Levi
Lasorte Trieste 08/01/14 - Conservatorio Tartini, Intitolazione della Bibliomediateca a Vito Levi
Lasorte Trieste 08/01/14 - Conservatorio Tartini, Intitolazione della Bibliomediateca a Vito Levi

«Se Trieste avesse una squadra di serie A, si penserebbe subito a dotarla di uno stadio adatto. Lo stesso andrebbe fatto con il Tartini, che nel 2014, a 110 anni dalla fondazione, conferma la propria eccellenza con numeri da record». Usa la metafora calcistica il direttore del Conservatorio Massimo Parovel per illustrare, in occasione della presentazione dell’anno accademico dell’istituto, i risultati raggiunti in oltre un secolo di attività e le necessità più pressanti. Snocciola i dati ministeriali 2013, che lo confermano come il primo Conservatorio tra gli 11 nel Triveneto, con 90 docenti in organico, 624 studenti iscritti nel 2013 (di cui 300 a corsi superiori accademici) e 673 per il 2013-2014, con un rapporto studenti/popolazione pari a 26,77 ogni 10mila abitanti, cioè un +217,43% rispetto agli altri istituti musicali del Nordest.

I diplomati accademici nell’ultimo anno sono stati 50, il 105,76% in più rispetto agli altri istituti musicali del Triveneto. La percentuale di studenti stranieri è la più alta in Italia con 45 iscritti (+73% rispetto al resto del Nordest); notevole anche la mobilità di studenti e docenti da e verso altre Accademie musicali europee, grazie ai 64 accordi bilaterali di scambio finora sottoscritti, e ai programmi Erasmus e Leonardo. Infine, l’Unione Europea ha da poco ufficializzato al Tartini la nuova assegnazione del Ds Label, attestazione di qualità rilasciata per il periodo 2013-2016 che nel Triveneto possiede soltanto il Conservatorio triestino e in Italia è stata ottenuta da soli sei Conservatori. «È un riconoscimento che premia l’attenzione sempre posta al rispetto degli standard europei di formazione superiore – spiega Parovel -: con un sistema di crediti coerente con l’Ects (European credit transfer and accumulation system) e questo attestato di qualità i nostri studenti hanno la garanzia, ovunque decidano di proseguire la formazione o di lavorare, che il percorso di studi musicali sia riconosciuto a livello internazionale».

All’attenzione per studenti e docenti, ricorda il presidente Mario Diego, il Tartini da sempre unisce quella per la cittadinanza: 150 gli eventi pubblici che ogni anno il Conservatorio propone a Trieste e in regione. In occasione di questi suoi primi 110 anni, come già anticipato dal Piccolo, ci saranno tre serate musicali. Si partirà venerdì 10 gennaio alle 20.30 con l’inaugurazione della Sala concerti del conservatorio; si proseguirà domenica 12 alle 20.30 alla sala Tripcovich con l’inaugurazione ufficiale dell’anno accademico, il concerto dell’Orchestra degli studenti del Conservatorio e la consegna dei premi speciali di studio ai migliori diplomati del 2013; infine lunedì 13 alle 20.30 al Miela il concerto dell’Orchestra Jazz del Tartini. Tutti gli eventi sono a ingresso libero, è richiesta solo la prenotazione per il 10 gennaio.

Per festeggiare i 110 anni inoltre ieri la biblioteca del Tartini, che contiene 36 mila volumi di musica e un numero considerevole di riviste, è stata intitolata al musicologo Vito Levi, che per lunghi anni l'ha diretta e formata. La biblioteca, ora al secondo piano, nei progetti dei dirigenti troverà poi spazio a pianterreno, aperta alla cittadinanza, non appena saranno portati a termine i lavori per il riutilizzo della zona al piano terra che dà su via Martiri della Libertà. In attesa di uno “stadio da serie A” - un riassetto e ampliamento della sede che Diego auspica si realizzerà nel giro di tre anni con il contributo degli enti locali - già quest’estate si opererà per l’insonorizzazione e la climatizzazione completa dell’edificio.

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