Tariffe dell’acqua, cambia il calcolo, stangata per single e coppie senza figli
Fasce di costo stabilite in base al numero di componenti. Per chi vive solo, l’agevolata scende da 72 a 24 metri cubi
TRIESTE «Pro-capite». È la denominazione della rivoluzione “semi-copernicana” nella tariffazione dell’acqua, che sta creando scompiglio tra gli utenti triestini. Utenti a cui in questi giorni AcegasApsAmga sta recapitando una lettera con alcune spiegazioni sulle novità introdotte e con un modulo per eventuali segnalazioni anagrafiche. Una precisazione: AcegasApsAmga (gruppo Hera) applica regole nazionali e regionali emesse da pubbliche agenzie, non ha quindi responsabilità nel cambiamento delle bollette idriche.
Le modifiche tendono ad agevolare le famiglie numerose e a limitare lo spreco di un bene prezioso quanto limitato come l’acqua. Ma in una realtà come Trieste (e come del resto tutto il Friuli Venezia Giulia), dove molte sono le famiglie composte da uno-due persone, l’impatto potrebbe essere significativo e i rincari importanti. Ecco nel dettaglio cosa cambia. Prima esistevano tre fasce di costo: agevolata, base, prima eccedenza. All’utente venivano concessi 72 metri cubi annui di “agevolata”, da 73 a 180 metri cubi scattava quella “base”, oltre 180 s’imponeva quella “eccedente”. Le tariffe venivano applicate a prescindere dal numero dei componenti del nucleo familiare. Adesso invece la tariffa, come da decisione dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti ambiente) e dell’Ausir (Regione), tiene conto della componente familiare.
Prendiamo la fascia di “agevolata”: non è più di 72 metri cubi a prescindere, ma viene divisa per tre. Risultato: se un nucleo familiare è composto da una persona, avrà a disposizione 24 metri cubi annui di “agevolata”. Se un nucleo familiare è composto da due persone, ne avrà a disposizione 48 metri cubi annui. Ecco perchè abbiamo premesso che le nuove regole “premiano” le famiglie che abbiano da quattro componenti a salire.
Il nuovo meccanismo è partito con valore retroattivo dal primo gennaio 2018. Le tariffe 2019 prevedono un valore di 0,6725 euro a metro cubo per l’agevolata, di 1,287 euro a metro cubo per la “base”, di 3,031 a metro cubo per la “eccedente”. Tutte indicazioni che l’utente triestino trova nel modulo ricevuto a casa con il quale trasmettere ad AcegasApsAmga il numero dei componenti familiari. L’azienda si è mossa in questa direzione, perchè non ha a disposizione i riferimenti anagrafici: a livello nazionale l’interfaccia con i dati comunali scatterà infatti soltanto nel 2022. Da qui ad allora AcegasApsAmga continuerà presuntivamente ad applicare la tariffa “agevolata” all’utenza come se tutte le famiglie avessero tre componenti.
Naturalmente, qualora fossero esplicitate sul modulo distribuito situazioni anagrafiche differenti a “tre”, AcegasApsAmga riformulerà la bolletta. Oltre al modulo, il cliente ha la possibilità di rapportarsi con l’utility triestina attraverso info.ts@acegasapsamga.it o mediante il numero verde gratuito 800.237.313.
È di tutta evidenza la convenienza da parte delle famiglie numerose a trasmettere la propria composizione: la lettera inviata dall’azienda scrive testualmente «... potrà inviare il modulo», lasciando intendere una certa facoltatività nella procedura.
Il nuovo sistema tariffario è già stato testato in 8 città campione, tra le quali Bologna e Modena, entrambe servite da Hera, controllante di AcegasApsAmga. La società triestina-padovana-udinese ha incontrato un paio di mesi fa le associazioni dei consumatori, allo scopo di informarle sui mutamenti intervenuti in bolletta, comprendendo che le modifiche avrebbero creato difficoltà comunicative e interpretative. —
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