Tari scontata a ristoranti e negozi per la lotta allo spreco alimentare

Riduzioni fino al 10% in base alla quantità di cibo ceduta ad associazioni e onlus di volontariato. Saranno poi queste realtà, organizzate in rete, a provvedere alla consegna alle persone bisognose
Lasorte Trieste 24/04/15 - Via Caccia, Bottini Lato Supermercato Eurospar
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TRIESTE La lotta contro lo spreco passa da una delibera varata dalla giunta comunale in questi giorni. Un documento che, su indicazione dell’assessore al Bilancio Giorgio Rossi, promette sconti fino al 10% sulla tassa dei rifiuti per supermercati, ristoranti, fabbriche alimentari o semplici botteghe che si impegneranno a non buttare nella spazzatura il cibo. Quanto avanza da scaffali, pentole o prodotti non più adatti per la vendita, magari semplicemente perché prossimi alla scadenza o soltanto ammaccati nella confezione.

 

Cibo tra i rifiuti, Trieste dichiara guerra agli sprechi
Un banco frutta in un supermercato

 

Il municipio, su spinta del consigliere di Forza Italia Piero Camber, studierà un piano per creare una rete di volontariato, con associazioni e onlus, in modo da organizzare la distribuzione alle famiglie più bisognose. L’iniziativa anti-spreco non è l’unica novità della delibera: la giunta ha rivisitato e allargato il sistema di sconti sulla Tari attualmente in vigore, pari al 20%, pure per chi garantisce il compostaggio dei rifiuti organici. Dovrà farlo in modo continuativo reimpiegando il materiale nei giardini di casa.

Lotta agli sprechi La delibera della giunta fa riferimento alle «attività commerciali, industriali e professionali che producono o distribuiscono beni alimentari». Si tratta dunque di supermercati, industrie o anche ristoranti ad esempio: chi cede a titolo gratuito, in forma diretta o indiretta, prodotti agli indigenti (o anche per l’alimentazione animale), può ricevere una riduzione della Tari (imposta sui rifiuti). Il valore dello sconto è calcolato in proporzione alla quantità del cibo che viene donato: chi cede un ammontare annuo compreso tra i 5 e i 10 quintali pagherà il 6% in meno. -8% da 10 a 20 quintali; -10%, infine, per chi riesce ad andare oltre. È necessario dimostrare l’avvenuta cessione delle eccedenze ad associazioni assistenziali o di volontariato riconosciute.

 

Metà del cibo prodotto finisce nella spazzatura

 

La rete di volontariato Le buone intenzioni, messe nero su bianco nella delibera, ci sono tutte. Ora bisogna organizzare la rete di volontariato per il ritiro e la consegna dei prodotti alle persone in difficoltà economica. «Faccio notare che il progetto era stato suggerito in una mozione di Forza Italia e del Movimento Cinque Stelle - precisa Piero Camber -, indicazioni prontamente recepite dall’assessore Giorgio Rossi. In effetti il fabbisogno a Trieste è in constante aumento, perché cresce il numero dei poveri come purtroppo noto. Quindi dobbiamo darci da fare e non perdere tempo. Propongo all’assessore Lorenzo Giorgi, che in giunta detiene la delega al volontariato, di riunire quanto prima tutte le associazioni e le onlus che potrebbero entrare nell’operazione di raccolta e consegna, per creare una cabina di regia. L’obiettivo - rileva il capogruppo di Fi in Consiglio comunale - è fare in modo che il progetto diventi sistematico, quindi sarebbe opportuno che venga coinvolto anche il Centro servizi volontariato».

 

Segrè: e ora fare educazione nelle scuole
Bologna - 02/03/2015 - Andrea Segrè preside della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Bologna e presidente di Last Minute Market e di CAAB centro agroalimentare di Bologna con Simone Arminio (Photo by Roberto Serra / Iguana Press)

 

Sconti per il riciclo La riduzione del 20% sulla Tari per tutti i privati che hanno avviato il compostaggio dei rifiuti organici esiste già dal 2015. Ma il ventaglio ora si amplia: nella delibera di giunta viene precisato che per rifiuti organici si intendono quelli da cucina, ma anche gli sfalci e potature di erba e arbusti. Per ricevere lo sconto si dovrà smaltire il materiale direttamente nei propri giardini di casa, precisa il documento, assicurando di farlo in modo “continuativo”. Sarà inoltre necessario dimostrare di possedere l’apposito contenitore per la raccolta. Il Comune, dal canto suo, procederà alle verifiche famiglia per famiglia. Per ottenere il beneficio si deve fare domanda in municipio entro il 30 ottobre. La novità è estesa pure alle imprese agricole e vivaistiche. «Finora - osserva Camber - non esisteva una regolamentazione e nessuno controllava». Un passaggio della delibera di giunta riguarda i bed&breakfast: d’ora in avanti la superficie destinata a pernottamento, dunque l’attività commerciale vera e propria, viene equiparata a un’abitazione. Per il calcolo finale della tariffa Tari annua, sarà quindi possibile ottenere una riduzione.

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