Duino Aurisina, Tari più cara: «Colpa dei rifiuti non nostri»
La giunta Gabrovec rivede la tassa: una forbice di aumento da zero fino al 15%. Il sindaco: «Migrazione di immondizie da comuni limitrofi e pure da oltreconfine»

Sarà di poco superiore al 3% medio, con un dato che varia da 0 a 15 punti percentuali, nel Comune di Duino Aurisina, l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti. Il dato emerge dalla stessa amministrazione comunale alla vigilia del Consiglio comunale in programma domattina, nel corso del quale le nuove tariffe saranno illustrate e discusse nel dettaglio. «L’importo netto dell’aumento – illustra il Comune – ovviamente varia di caso in caso, a seconda dei criteri che determinano il calcolo dell’imposta, in particolare la superficie dell’unità immobiliare». Nel confermare «l’impegno nel cercare di contenere i costi della gestione dei rifiuti a carico di cittadini e imprese», la giunta guidata dal sindaco, Igor Gabrovec, precisa che «la decisione di apportare questi aumenti, che sarà illustrata dall’assessora al Bilancio e ai Tributi, Irene Blasig, è maturata dopo un’attenta analisi e dopo la riduzione dell’imposta nel 2023».
Il provvedimento era già stato oggetto, a fine febbraio, di un’approfondita discussione nel corso di una seduta della Terza commissione consiliare (Bilancio e Affari generali), «coinvolgendo – così ancora il Comune – anche i consiglieri di opposizione per una riflessione condivisa sulle possibili soluzioni». In precedenza, la giunta aveva convocato in audizione anche Isambiente, l’azienda che gestisce in convenzione il trattamento dei rifiuti, per approfondire le criticità del servizio e individuare eventuali margini di miglioramento.
«Tra i fattori che incidono sull’incremento dei costi, oltre agli aumenti che si registrano in tutto il Paese – sottolinea il sindaco Gabrovec – va evidenziata la migrazione dei rifiuti dai comuni limitrofi, compresi quelli d’oltre confine. Un fenomeno difficile da contrastare, che contribuisce all’aumento del peso della gestione e dei relativi oneri economici». La giunta sta valutando nuove soluzioni che prevedono, previo accordo con le autorità di Polizia, «il controllo a campione dei cassonetti dell’immondizia con l’ausilio di Guardie ambientali e fototrappole». Sono state poi avviate una serie di misure volte a migliorare l’efficienza della raccolta, anche attraverso progetti europei finalizzati all’ottimizzazione del servizio. L’obiettivo è ridurre l’impatto economico della gestione dei rifiuti, garantendo contestualmente un servizio più efficace e sostenibile per la comunità.
Sul piano pratico, l’amministrazione comunale evidenzia che «è prevedibile che per alcune famiglie l’aumento sarà irrisorio, nell’ordine di qualche euro. Migliorare il sistema di raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti è essenziale per la nostra comunità – riprende Gabrovec – separando correttamente i rifiuti, proteggiamo l’ambiente, riducendo l’uso di risorse naturali e l’inquinamento. Ciò comporta anche una riduzione dei costi di gestione dei rifiuti a partire dai costi di conferimento all’inceneritore di Trieste che sono in continua crescita. La partecipazione attiva dei cittadini è cruciale per creare un ambiente più pulito e sostenibile. Educare e sensibilizzare la comunità su queste pratiche contribuisce a un futuro migliore, rispettando le normative di sostenibilità». —
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