Tari, 110 mila bollette in arrivo a Trieste. E il modello F24 va in pensione
TRIESTE Nelle cassette della posta dei triestini sono in arrivo già dalle prossime ore 110 mila avvisi di pagamento della Tari, che mandano in pensione il modello F24 prevedendo invece nuovi sistemi di pagamento, più agevoli. Intanto il Comune definisce l’impegno economico che, supportato dai contributi regionali e statati, consente l’azzeramento della quota variabile Tari per le attività produttive (salvo per quelle non penalizzate dall’emergenza), nonché l’annullamento e in alcuni casi la riduzione della tassa di occupazione del suolo pubblico, la Cosap.
Gli avvisi in arrivo per il pagamento della tassa sui rifiuti 2020 che era stata posticipato causa l’emergenza Covid 19, riguardano la prima rata in scadenza il 30 settembre e il saldo da versare entro il 2 dicembre. Non si tratta più dei classici modelli F24, ma di nuovi bollettini idonei al pagamento PagoPA, il sistema nazionale per i pagamenti a favore della pubblica amministrazione che riduce al minimo i margini di errore da parte del contribuente (impossibile pagare due volte lo stesso bollettino), consente un immediato riscontro da parte di Esatto, e versamenti immediati nelle casse del Comune.
Con l’avviso ricevuto i triestini potranno provvedere al pagamento agli sportelli postali, bancari, utilizzando l’home banking, nei tabacchini abilitati al sistema Sisal e Lottomatica. Allegate ai bollettini ci sono tutte le informazioni. Per chi è più avvezzo alla tecnologia, è possibile effettuare il pagamento anche attraverso la App della propria banca, oppure tramite il servizio on-line al quale si accede dal sito di Esatto e dove sono già state caricate 90 mila delle 110 mila posizioni.
«Adeguarci già da questa bollettazione Tari al nuovo sistema PagoPa – ha sottolineato il presidente di Esatto Andrea Polacco – ha previsto un lavoro ciclopico da parte dell’amministrazione comunale e di Esatto, un’attività rilevante che vede Trieste virtuosa rispetto al resto del panorama nazionale, semplificando il sistema di pagamento per i cittadini». «Un grande vantaggio, – ha aggiunto il direttore di Esatto Davide Fermo – poiché tutte queste forme di pagamento convergeranno in un unico flusso informatico che semplificherà le procedure».
Per le attività produttive – tranne che per realtà come, ad esempio, i supermercati che non hanno subito alcun contraccolpo economico dal lockdown – l’appuntamento con la Tari è rimandato al prossimo anno. «Siamo riusciti a garantire un’ impegno economico in tal senso, per aiutare le categorie, più importate di quanto avevamo previsto» sottolinea il vicesindaco con delega al Bilancio Paolo Polidori. «Per abbattere la Tari abbiamo messo sul tavolo, grazie al contributo di 1.600.000 euro della Regione, in totale 3.600.000 euro, – specifica Polidori – mentre per l’annullamento e in alcuni casi la riduzione della Cosap c’è un impegno totale di 2.150.000 euro, di cui 617 mila del Comune, altri 617 mila della Regione, ai quali si aggiungono 738 mila euro di contributo statale».
Riguardo la Cosap, l’impegno economico nello specifico ha ridotto del 100% quanto deriva dai dehors, ovvero dall’occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi pari a 1.842.000 euro; 158 mila euro di occupazione da parte dei distributori di carburante; 56 mila euro dei chioschi e 404 mila euro derivanti dalla riduzione della Tari per le imprese edili che hanno dovuto fermare i cantieri nei mesi più gravi della pandemia. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo