Tamponi rapidi nell'Isontino, ecco le 22 farmacie dove si può fare il test

Il servizio di screening rapido copre tutto il territorio dell’ex provincia di Gorizia. La presidente dell’Ordine: «Tante le richieste dell’utenza. Un’attività importante»
La farmacia Marzini di corso Italia
La farmacia Marzini di corso Italia

GORIZIA È ormai partito in tutto l’Isontino il servizio di test antigenico rapido nelle farmacie. Al cosiddetto Protocollo Tamponi hanno aderito al momento – il dato è aggiornato all’inizio del weekend – 22 esercizi sparsi in modo capillare sul territorio provinciale, tanto nei centri principali quanto nei paesi più piccoli. Soprattutto, poi, molti dei farmacisti sono riusciti ad accordarsi in modo tale da coordinare le giornate in cui i tamponi vengono effettuati, coprendo così l’intero arco della settimana e garantendo alla cittadinanza la presenza di almeno una o due farmacie in ogni giornata a disposizione per i test.

«La richiesta da parte dell’utenza è tanta, quindi il servizio ha una sua importanza e, onestamente, siamo rimasti favorevolmente colpiti dall’adesione da parte dei professionisti che operano sul territorio – dice Anna Olvietti, presidente dell’Ordine dei farmacisti dell’Isontino –. Ad oggi praticamente tutti coloro che hanno aderito al progetto sono già partiti e hanno iniziato ad effettuare i test o, comunque, hanno già raccolto le prenotazioni e sono in procinto di cominciare l’attività di sceening sul territorio».

La lista

delle farmacie

Entrando nel dettaglio delle farmacie aderenti, queste sono le farmacie “Sorc”, “All’Orso Bruno”, “All’Orso Bianco”, “Al Corso” e “Comunale 2 di Sant’Anna” a Gorizia; “Rismondo”, “Storica”, “San Nicolò” e “Comunale 2 di via Crociera” a Monfalcone; “Visintin” di San Pier d’Isonzo; “Sorc” di San Lorenzo Isontino; “Di Medea” di Medea; “Rampino” di San Canzian; “Isontina” di Pieris; “Di Marino” di Fogliano Redipuglia; “Spanghero” di Turriaco; “Al Lago” di Doberdò; “Del Torre” di Romans; “Moretti” di Mossa; “Alla Quercia” di Gradisca e “Cinquetti” di Mariano.

La farmacia “Luciani” di Sagrado, invece, ha già aderito ma è in attesa del via libera per l’occupazione del suolo pubblico necessaria per allestire il gazebo dove saranno effettuati i test. «In molti hanno optato per questa soluzione, mentre altri utilizzano le salette interne delle farmacie, con ingressi differenziati per chi deve effettuare i tamponi e per il resto della clientela – spiega Alberto Rampino, presidente di Federfarma Gorizia –. Siamo riusciti a coprire l’intero territorio e, ovviamente, la campagna adesioni al progetto è sempre aperta, anche perché so che ci sono colleghi come quelli di Grado che sono intenzionati a partecipare, e lo faranno appena possibile».

Collaborazione

tra i titolari

Fondamentale, come detto, è anche la collaborazione e il dialogo tra molti dei titolari delle farmacie – che hanno anche dovuto risolvere il non semplice problema dell’individuazione di infermieri disponibili all’esecuzione dei test – per arrivare ad un calendario condiviso. In particolare in questo caso l’accordo riguarda otto farmacie, che hanno dato disponibilità a rispettare una turnazione precisa dividendosi i giorni della settimana. Così il lunedì sarà la giornata dei tamponi alla farmacia di Romans d’Isonzo, il martedì di quelli a San Canzian e il mercoledì di quelli a Doberdò del Lago e Mariano del Friuli. Giovedì tocca ai due centri principali, con Gorizia (farmacia “All’Orso Bianco”) e Monfalcone (“San Nicolò”), venerdì sarà il turno di Fogliano Redipuglia e sabato quello di Pieris e Sagrado, in quest’ultimo caso appena sarà possibile partire.

Maggior controllo

del territorio

«Indicativamente in ognuna delle mezze giornate di servizio si riescono ad effettuare su prenotazione tra i 15 e i 20 tamponi – dice ancora Alberto Rampino –, quindi il numero dei test realizzati è già piuttosto importante. Così si spiega in un certo senso pure l’incremento delle positività in regione, visto che su tutto il territorio il lavoro delle farmacie sta portando alla luce casi di Covid che prima magari non emergevano». —

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