Taglio dell’1% di Irap alle nuove aziende
TRIESTE. Sgravi fiscali per chi apre aziende. “Rilancimpresa”, la legge della giunta che porta la firma del vicepresidente Sergio Bolzonello, inserisce a sorpresa una norma per l’abbattimento dell’1% di Irap per cinque anni. L’intervento, in regime “de minimis”, dunque fino a 400mila euro raggiungibili nel quinquennio, è pensato a favore delle imprese di nuova costituzione o a tutte quelle attività produttive che decidono di insediarsi in Fvg.
Una decisione sofferta, che arriva dopo un non facile accordo tra maggioranza e opposizione. E lunghe riunioni che hanno coinvolto anche i funzionari, oltre che l’assessore alle Finanze Francesco Peroni e la stessa presidente Debora Serracchiani. Perché è la giunta, alla fine, a recepire l’impulso di Luca Ciriani (FdI), appoggiato da Ncd. Ma anche le sollecitazioni di una parte del Pd. Novità in previsione pure sull’Irpef per i lavoratori che accettano di contribuire ai progetti di incremento produttivo nelle aziende. Ma la questione sarà trattata oggi a legge votata, con un ordine del giorno che rimanderà alle variazioni di bilancio eventuali provvedimenti ad hoc.
Resta la zampata sull’Irap, il vero nodo. Sciolto quello, l’intero ddl di Bolzonello avrebbe potuto essere varato già ieri sera. Ma M5S e Paride Cargnelutti di Ncd hanno chiesto di rimandare tutto a oggi. Bolzonello è comunque soddisfatto: «Un grande sforzo nella direzione di un’ulteriore agevolazione fiscale, una norma che rafforza la competitività e la capacità di attrazione del sistema territoriale». L’esponente della giunta precisa anche che, per questa misura, non serviranno fondi aggiuntivi visto che «l’abbattimento andrà a incidere su un maggiore gettito». Confermata pure la riduzione dell’Irap a favore delle pmi per le spese riferite al personale dedicato ad attività di ricerca e sviluppo. Un’operazione, questa, per la quale sono attesi 7 milioni di euro.
Il risultato sull’1% è per buona parte una conquista del centrodestra, che esulta. «L’abbattimento della pressione fiscale per noi è la misura da adottare per dare un impulso al tessuto imprenditoriale», scrivono in un comunicato congiunto Ciriani, Roberto Revelant di Ar, Paride Cargnelutti e Alessandro Colautti (Ncd) e Riccardo Riccardi di FI. «Tale linea, già proposta dal centrodestra nel corso della passata legge finanziaria, è stata finalmente condivisa dalla giunta che, al termine di un confronto, l’ha recepita». Il gruppo di opposizione fa notare che la riduzione dell’Irap dell’1% sull’attuale 3,9% «porterà dei vantaggi alle realtà imprenditoriali ed anche alla Regione che beneficerà delle compartecipazioni ai tributi delle nuove realtà che si insediano nel territorio».
Ma per il M5S è un boccone amaro. «Il blitz del partito unico che, per far contento il centrodestra, ha approvato una norma miope senza rendersi conto dei possibili danni alle imprese esistenti e visti i dati di questi giorni (3.310 imprese chiuse solo in provincia di Udine) avrebbe meritato una valutazione più attenta» attacca in una nota Cristian Sergo. E spiega: «Ci siamo astenuti sull’emendamento che prevede l’esenzione dell’Irap per le nuove imprese che si insediano in Regione e lo abbiamo fatto perché sono fortissimi i dubbi su un effetto boomerang. Il pericolo è di importare concorrenza sleale nei confronti di quelle aziende che già operano nella nostra regione e che, non godendo di questo vantaggio fiscale, si troveranno beffate. Un’edicola, un barbiere, un piccolo artigiano troveranno un concorrente agevolato in colui che apre una nuova attività che otterrà un vantaggio importante nelle imposte. Non bastava la vicinanza di nazioni come Slovenia ed Austria che hanno una tassazione più bassa della nostra, dobbiamo proprio portare la concorrenza in casa?». Una presa di posizione che manda su tutte le furie l’assessore Bolzonello: «Ma questo qua non ha capito niente», mormora al termine del lavori. Con il buontempone Rudy Ziberna che, avvicinandosi dai banchi di Forza Italia, lo rincuora: «Su su Sergio, non farti prendere dall’Irap...».
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