Taglio del 25% ai compensi del Corecom

Paga da 2.234 euro al neopresidente Marzini. Baiutti conquista il ruolo di capo di gabinetto dell’aula
Foto Bruni 18.10.13 Cosolini e Rosato-moderatore Marzini
Foto Bruni 18.10.13 Cosolini e Rosato-moderatore Marzini

TRIESTE. Il bilancio più snello del Consiglio regionale (-20% del 2013, ma metà delle risorse complessive se ne vanno per pagare i vitalizi degli ex eletti) si deve anche al taglio agli stipendi del Corecom. Ieri l’Ufficio di presidenza ha stabilito le paghe del presidente, l’ex caporedattore Rai Giovanni Marzini, e degli altri componenti. Tutti prenderanno il 25% in meno di prima. Al presidente spettano 2.234,13 euro, al vice 1.396,04, mentre ai singoli commissari 1.116,90. Tutti importi lordi, a cui vanno aggiunti eventuali trattamenti economici di missione analoghi a quanto previsto per i dirigenti regionali per trasferte istituzionale. Altra musica rispetto a qualche anno fa: l’ultima delibera, datata 31 marzo 2006, indicava rispettivamente 3.677,58, 2.298,01 e 1.838,52 euro; importi poi ridotti del 10% nel corso del 2010. Adesso si scende ancora del 25%. Colpa della spending review operata a Palazzo: «Nella consapevolezza delle difficoltà economiche – si legge nel documento varato ieri – si introduce un’ulteriore riduzione delle indennità mensili di funzione mantenendo una linea di sobrietà in coerenza con le altre decisioni già assunte riguardo ai costi della politica e concorrendo, in tal modo, a una rigorosa politica di contenimento della spesa pubblica. Vacche magre, insomma.

L’Ufficio di presidenza ha anche conferito all’ex consigliere regionale del Pd Giorgio Baiutti l’incarico di Capo di Gabinetto della presidente del Consiglio regionale. Una decisione assunta “dopo aver accertato la sussistenza dei requisiti di legge per ricoprire tale compito e aver convenuto sull'ampia esperienza maturata in relazione ai compiti che sono propri di tale ufficio”, si precisa in una nota dell’amministrazione. Storia ampiamente già scritta per Baiutti. L’ex Pd si era visto spianare la strada con una norma approvata dall’aula a fine ottobre che, in sostanza, andava a recepire una legge introdotta dal governo Monti: un testo che impone il divieto di assumere, per due anni, ruoli dirigenziali nella pubblica amministrazione a chi ha svolto incarichi politici. Il provvedimento, tuttavia, escludeva le posizioni “fiduciarie” collegate a strutture politiche, come nel caso del Capo di gabinetto, ma un successivo decreto del governo non precisava questo passaggio; ecco allora la necessità di chiarirlo una norma del Consiglio regionale. A Baiutti, già dirigente di livello D8, spettano 105 mila euro lordi annui. (g.s.)

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