Taglio dei consiglieri regionali Il voto finale slitta a metà gennaio

Il sì definitivo da parte di Montecitorio non arriverà prima del 15. La data verrà decisa dalla riunione dei capigruppo fissata per la prossima settimana

Almeno sette giorni in più di attesa rispetto al previsto. Il taglio dei consiglieri regionali, inizialmente previsto all’esame della Camera tra il 7 e l’8 gennaio, non approderà a Montecitorio prima del 15 gennaio. Data che, peraltro, al momento resta ancora indicativa. Il giorno esatto, infatti, verrà definito dalla capigruppo che si riunirà soltanto a metà della settimana prossima.

Per il via libera definitivo, quindi, bisognerà pazientare ancora un po’. Tra i deputati del Friuli Venezia Giulia, tuttavia, c’è chi non vuol sentir parlare di slittamento dei tempi. «Parlare di ritardo è scorretto - precisa l’esponente dell’Udc Angelo Compagnon -, per il semplice fatto che non era mai stata calendarizzata alcuna data in via definitiva. L’unico dato certo è l’impegno preso dalla capigruppo di convocare la seduta che darà il via libera alla riduzione dei consiglieri anche a Camere sciolte. Un impegno che, appunto, verrà rispettato. Che poi il voto arrivi l’8 o il 15 gennaio, cambia poco. Quello che conta è che la leggi passi».

Perchè questo avvenga, però, è necessaria una presenza “corposa” di deputati in aula. «Quella dei numeri è un’altra questione - conclude Compagnon -. Per licenziare il provvedimento servono 316 sì, quindi bisogna che altrettanti parlamentari esprimano il proprio voto favorevole nella data fissata. Proprio per “incentivarne” la presenza, si punta a inserire nell’ordine del giorno anche altri passaggi importanti, come il voto sulla prosecuzioni delle missioni all’estero».

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