Tagli alle poste, raccomandate addio

La denuncia dei sindacati: «Gravi ritardi nella consegna, utenti che devono recarsi negli uffici per ritirare le lettere»
Di Pierpaolo Pitich
Lasorte Trieste 02/07/14 - Ufficio Postale, Via Combi
Lasorte Trieste 02/07/14 - Ufficio Postale, Via Combi

Corrispondenza che viene consegnata con gravi ritardi o che addirittura non giunge a destinazione e che costringe gli utenti a lunghe attese negli uffici postali, oltre che a fastidiose perdite di tempo per poter recuperare quanto dovuto, con tutti i disagi del caso. I disservizi nel recapito postale, che riguardano principalmente la corrispondenza a firma, come le raccomandate, ma non solo, da alcuni mesi stanno interessando tutto il territorio provinciale.

A risentirne in modo particolare sono le aree periferiche, come quelle rionali, ma anche l'intera zona dell'Altipiano. Una situazione che per le organizzazioni sindacali non è da imputare ai lavoratori, costretti ad operare con organico ridotto ed in situazioni di disagio - come riportato in una nota - quanto alla gestione complessiva di Poste Italiane. I sindacati puntano dunque il dito sulle scelte organizzative dell'azienda: nello specifico vengono evidenziate le carenze di organico che potrebbero portare ad ulteriori criticità nel periodo estivo e che dunque necessitano di urgenti ed adeguate soluzioni. «Siamo di fronte ad una situazione problematica e diffusa - spiega Paolo Ceci di Uil poste -. Dopo il numero eccessivo di tagli all'organico (21 complessivamente), c'è adesso una grossa preoccupazione nel veder garantita la qualità del servizio di recapito postale: se nella zona dell'Altipiano le tre assunzioni a tempo determinato hanno portato ad una soluzione, sia pur tardiva, di certo il temporaneo incremento di sue soli portalettere nell'ambito del Centro di via Brigata Casale per il periodo estivo, non sembra poter garantire la regolare copertura del servizio. Ci aspettiamo che l'azienda provveda ad incrementare l'organico in modo urgente: se è questo l'efficientamento annunciato da Poste Italiane, da quello che abbiamo visto finora e da quello che si prospetta nei prossimi mesi, siamo ben lontani da una situazione ottimale». Concetti ripresi dalle altre organizzazioni sindacali. «Riteniamo che il numero delle assunzioni a tempo determinato per i mesi estivi sia assolutamente insufficiente a garantire un servizio adeguato di recapito postale - affermano Mirella Iacone (Slc Cgil) e Alessia Baitz (Slp Cisl) -. Potrebbero quindi verificarsi dei disservizi per l'utenza, con il rischio concreto che la posta non venga del tutto recapitata nelle varie zone cittadine. Sull'altro fronte, gli stessi lavoratori rientrati dalle ferie, peraltro programmate da tempo, si troverebbero a fronteggiare una situazione complicata derivante dalla posta rimasta in giacenza in questi mesi: una sorta di effetto domino che potrebbe portare a delle criticità difficilmente gestibili». Problematiche che per i sindacati durano da tempo e che riguardano l'intero territorio. «Ci troviamo di fronte ad una riorganizzazione aziendale di Poste Italiane che lascia alquanto a desiderare - commenta Maurizio Sciarrone di Ugl Com -. Quello che sta accadendo a Trieste non è altro che la proiezione di ciò che si sta verificando un po' ovunque. D'altronde le scelte sono queste: a fronte di grossi introiti si attuano politiche improntate al risparmio, con tutte le conseguenze del caso. Diciamo che ci attende una estate particolarmente calda e non solo dal punto di vista climatico».

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