Tagli a docenti e ausiliari in Friuli Venezia Giulia
TRIESTE. A circa un mese dal suono della prima campanella torna, puntuale come ogni estate, l’allarme sui tagli agli organici delle scuole del Friuli Venezia Giulia. A lanciarlo, in due lettere indirizzate alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Pietro Biasol, e al prefetto di Trieste, Anna Paola Porzio, sono le segreterie regionali di Flc-Cgil, Cisl, Uil scuola e Snals, che parlano di quasi cento posti in meno, tra personale Ata e docente, rispetto all’anno scolastico passato.
Il personale Ata La sforcibiata più pesante interesserà il personale Ata, che passerà da 4255 a 4183 unità, per un totale di 72 posti in meno nell’organico di fatto, a fronte di un lieve aumento del numero di studenti. «Un taglio inaccettabile, che rischia di avere ripercussioni sia sulla sicurezza che sulla normale operatività delle nostre scuole, già in difficoltà - precisa Adriano Zonta della Flc Cgil, tra i firmatari delle missive assieme a Giovanni Zanuttini (Snals), Donato Lamorte (Cisl) e Ugo Previti (Uil) -. Ci sono istituti dove non c’è personale sufficiente per garantire la vigilanza in tutti i piani; ma i numeri sono così residui che basta una malattia per far sì che non ci sia nessuno ad aprire i cancelli la mattina. Non si può aspettare che ci sia un incidente prima di mettere a posto le cose».
Da qui la richiesta, come si legge nella lettera firmata da tutte le sigle, «di un intervento urgente affinché, in vista del nuovo anno scolastico, alle scuole del Fvg sia assegnato un organico Ata idoneo a garantire nelle scuole adeguate condizioni di igiene, sicurezza e la piena realizzazione dei piani dell’offerta formativa».
I docenti I problemi, però, non finiscono qui. I sindacati denunciano che le carenze di organico si faranno sentire anche per quanto riguarda il personale docente, visto che sono state «solo 45 le cattedre supplementari assegnate alla nostra regione in sede di adeguamento degli organici, con un taglio di una ventina di posti rispetto al 2015-16». Da qui il pressing delle sigle per un’ulteriore assegnazione di posti in deroga, dal momento che «la dotazione prevista non consentirebbe il mantenimento dell’offerta formativa e i necessari sdoppiamenti delle classi più affollate, con pesanti ripercussioni sulla sicurezza, sull’organizzazione interna delle scuole e sulla qualità del servizio» si legge ancora nella nota. I dati nel dettaglio non sono ancora disponibili, ma a risentire maggiormente della carenza di prof sarebbero soprattutto le scuole superiori: «La decurtazione farà sì che non si potranno sdoppiare le classi sovraffollate e non si potranno attivare gli indirizzi di studio per tutti gli alunni che ne hanno fatto richiesta» puntualizza Zonta.
L’Ufficio scolastico A confermare le difficoltà attuali, soprattutto per quanto riguarda gli ausiliari, è il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Pietro Biasol, tra i destinatari delle due lettere: «Effettivamente c’è una certa preoccupazione per quanto riguarda gli organici Ata. Lo scorso anno avevamo ricevuto qualche decina di unità in deroga, ma difficilmente le avremo di nuovo. Nelle prossime settimane esamineremo bene i numeri e poi valuteremo il da farsi - precisa -. Per quanto riguarda i docenti, invece, c’è stata effettivamente una piccola contrazione, ma non dobbiamo dimenticare che recentemente sono stati immessi in ruolo oltre mille docenti di potenziamento».
La governatrice «La qualità dell’insegnamento scolastico sta a cuore all’Amministrazione regionale. Perciò intendiamo in tempi rapidi approfondire con la Direzione scolastica regionale la situazione dell’organico segnalata dai sindacati, in specie quello del personale Ata». Lo assicura la presidente del Fvg Debora Serracchiani, dopo aver appreso dagli organi di stampa che le segreterie regionali di Snals, Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno espresso preoccupazione per gli organici nelle scuole del Friuli Venezia Giulia. «All’esito delle verifiche - aggiunge Serracchiani - solleciteremo il Governo affinché siano evitati disagi ad alunni e famiglie con la ripresa delle lezioni nel prossimo autunno».
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