Svolta tecnologica nei ricreatori: arriva il wi-fi

A stretto giro collegamento attivo nelle tredici strutture. L’assessore Angela Brandi: «Accesso con password e solo per specifici progetti»
Lasorte Trieste 22/12/09 - Palasport Chiarbola, Ricreatori, Festa
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TRIESTE Due calci al pallone, un tiro a canestro e una partita a scacchi. E, adesso, pure un’occhiata a internet. La tecnologia sbarca anche nei ricreatori. Nel giro di pochi giorni tutte le tredici strutture della città saranno infatti dotate di wi-fi e di una trentina di moderni tablet. Costo dell’operazione? Circa 45mila euro. Lo annuncia l’assessore comunale competente, Angela Brandi, a conferma di quanto già ventilato il mese scorso. In questi giorni i tecnici stanno ultimando i collegamenti informatici e presto si parte.

 

Trieste, la crisi dei ricreatori: una realtà secolare unica in Italia

 

Ma a cosa servirà il web in spazi notoriamente votati al divertimento tradizionale, all’aria aperta ad esempio, più che davanti a un monitor? I ricreatori non puntano a valorizzare la socializzazione, quella vera, tra coetanei? La questione è rimbalzata recentemente anche in Consiglio comunale su impulso del Movimento Cinque Stelle che chiedeva lumi a riguardo. «Innanzitutto il wi-fi non sarà accessibile a tutti - evidenzia Brandi -, non si tratta di un collegamento indiscriminato, servirà una password che sarà attivata esclusivamente dal personale educativo per determinate attività per le quali, in base ai progetti formativi, l’impiego del web può essere molto utile. Come giochi, ricerche e approfondimenti. E si utilizzeranno soltanto i tablet forniti».

 

Pochi giochi, troppi compiti: in crisi i ricreatori

 

L’assessore allontana le critiche di chi già temeva di vedere i ragazzini al ricreatorio attaccati allo smartphone. «Tutt’altro – precisa l’esponente della giunta Dipiazza – anche perché l’iniziativa ha pure un’altra funzione: è un percorso pedagogico di avvicinamento all’uso consapevole, rispettoso e appropriato delle nuove tecnologie. Un modo per trasmettere l’idea che le tecnologie vanno inserite in un contesto mediato dall’adulto per un utilizzo consapevole e presidiato. Non lasciamo i figli soli a smanettare – aggiunge l’assessore – e non intendiamo abdicare alla funzione educativa dei ricreatori, anzi. Detto ciò – chiarisce – non possiamo ignorare la realtà, cioè l’importanza dell’informatica nella quotidianità. I ricreatori devono farsene carico».

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di rilancio delle strutture cittadine. «Il piano – ricorda Brandi – rientra nelle linee programmatiche del sindaco, approvate dal Consiglio comunale. Stiamo quindi intervenendo sull’informatica, sulla musica e sull’attività teatrale». Al “Gentilli” di Servola e al “De Amicis” di Campi Elisi, ad esempio, è partita una collaborazione con la Scuola di musica 55 per i corsi di chitarra, o ancora dedicati agli strumenti a fiato, alla tastiera e al pianoforte. Al “Nordio”, invece, si farà tiro a segno grazie a una convenzione con il Coni. «Ma soprattutto – sottolinea l’assessore – puntiamo all’azzeramento delle tariffe per far ritornare i ragazzi a giocare nei ricreatori». Gli iscritti, in effetti, sono calati progressivamente passando dai 3.500 di quattro anni fa, ai circa 1.700 attuali. Sostanzialmente il numero complessivo si è dunque dimezzato.

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