Svincolo di Cattinara Progetto rivoluzionato
Svincolo di Cattinara, si cambia. Dopo anni di incontri, accordi, misurazioni, correzioni, modifiche, il progetto per il nuovo collegamento fra la Gvt e la viabilità interna al servizio dell’ospedale di Cattinara vede cambiare sostanzialmente i propri contorni. Ciò che resta immutato è l’obiettivo finale: alleggerire il traffico lungo strada di Fiume, in particolare nel tratto antistante l’ospedale. Traguardo cui nel frattempo se n’è aggiunto uno ulteriore, di profilo economico: contenere la spesa per l’opera entro i 2 milioni e 200mila euro già finanziati e in attesa di essere impiegati. Cosa che, conferma l’assessore comunale con delega ai Lavori pubblici Andrea Dapretto, «non sarebbe stata possibile mantenendo il progetto precedente». Non il primo, quello originario inserito nell’accordo del maggio 2007 fra Regione, Comune, Provincia, Azienda ospedaliera, Burlo e Anas, ma l’opzione successiva, definita sempre nell’era del Dipiazza-bis, ratificata nel dicembre 2008. Passando dalla progettazione preliminare a quella definitiva e anche nell’ambito dello studio di fattibilità, infatti, erano emerse delle problematiche: «Una pendenza cospicua e una notevole esposizione alla bora - riepiloga Dapretto -, che avrebbero potuto comportare problemi specie nelle giornate di maltempo. Pertanto sarebbe stato necessario allungare il tratto per ammorbidire le pendenze, costruendo inoltre dei viadotti molto alti. Il tutto avrebbe poi complicato la situazione sul fronte degli espropri». A conti fatti, non sostenibile. Il cambio di direzione è stato netto: non più aggancio dalla Gvt dopo l’uscita della galleria di Cattinara, ma opzione “dal basso”. «Gli uffici comunali - riprende Dapretto - sono al lavoro per ultimare la stesura del progetto che prevede il collegamento dal tratto sottostante il colle, all’altezza di via delle Alpi Giulie. Da lì, la strada salirà a zig zag seguendo le curve di livello sino a sotto il Polo cardiologico, con pendenze contenute, senza la necessità di viadotti importanti e senza difficoltà in termini di espropri, contando che si passerà attraverso zone di proprietà del Comune e degli Ospedali riuniti».
Altro dettaglio: i mezzi pesanti, «quelli che ad esempio portano merci o derrate alimentari all’ospedale, potranno tornare così sulla Grande viabilità», assicura Dapretto. Il raccordo infatti conterà su una parte in entrata verso Cattinara e un’altra in uscita. Lo stesso discorso, naturalmente, riguarderà anche i veicoli privati. «Il progetto precedente - puntualizza l’assessore della giunta Cosolini - prospettava invece un senso unico verso l’ospedale». Con i veicoli che poi si sarebbero riversati in strada di Fiume. La fattibilità tecnica della nuova soluzione ha incassato «il gradimento dei firmatari dell’Accordo di programma», anticipa Dapretto, in attesa comunque della futura sottoscrizione del nuovo patto ad hoc. I due milioni e 200mila euro sono parte del finanziamento regionale complessivo che, grazie a fondi residui derivanti da quanto stanziato all’epoca per la Gvt, ammonta a quattro milioni e 588.295 euro: oltre alla posta per il raccordo con l’ospedale di Cattinara, la cifra rimanente è destinata alla realizzazione della rotatoria fra via Brigata Casale e via Carnaro e al rifacimento di quella fra via Marchesetti, via Forlanini e strada di Fiume.
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