Svaligiata la casa del bomber Godeas

Blitz dei ladri nella sua abitazione di Medea. Spariti gioielli in oro e cibo. L’ex capitano alabardato: «Non siamo più sicuri»
Foto Bruni 15.03.15 Calcio:Zaule-Monfalcone-Godeas
Foto Bruni 15.03.15 Calcio:Zaule-Monfalcone-Godeas

Furto domenica scorsa in casa dell’ex capitano della Triestina Denis Godeas a Medea. L’abitazione del centravanti, che ha militato e segnato anche in serie A, infatti, è stata presa di mira dai soliti ignoti: in casa non era presente alcuno. Godeas ed i suoi familiari hanno scoperto l’accaduto una volta rientrati attorno alle 23: diverse stanze rovistate letteralmente in ogni pertugio, con un bottino per i ladri che conta alcuni oggetti in oro, un po’ di cibo e alcuni giocattoli dei figli del calciatore. Il quale ha voluto rassicurare sui social sul fatto che lui ed i suoi famigliari stessero bene, a parte lo choc per il furto subito: i ladri sono entrati nell’edificio sfondando una porta-finestra. «Non è successo nulla di grave e il danno è limitato – scrive sulla propria pagina Facebook Godeas – ma resta di sicuro l’amarezza per aver rovinato una bellissima giornata passata con amici e lo spavento per i bambini che di certo non lo dimenticheranno presto».

Godeas ricostruisce così l’accaduto: «Ieri, tra le 11 e le 23 presumibilmente dopo cena, qualche gentil ladro mi ha fatto visita forzando la porta del giardino portando via carne, cioccolata, pizze, qualche giocattolo, macchine radiocomandate, un paio di oggetti in oro dei bambini e poco altro, il tutto portato via con le federe dei cuscini: non avendo mai tenuto contanti in casa e calcolando che tra tv, computer, casse e altro potevano fare molto più danno, sembra più opera di qualche ragazzino che ha visto qualche film di Totò piuttosto che di qualche professionista». L’ex capitano alabardato, che ha ricevuto immediatamente la solidarietà sui social da decine di amici e fans, ha sottolineato anche come «il fastidio vero è appunto per i bambini che hanno la percezione di non essere più sicuri nemmeno quando sono in casa e per la tristezza che anche in un paese assolutamente tranquillo succedono queste cose». Godeas ha aggiunto al post un paio di foto («quelle più tranquille») con le quali ha voluto «rendere l’idea dello scenario». «Rientrare nell’assoluto silenzio e vedere la porta sfondata e non sapendo chi ci fosse all’interno non è stato piacevole ... purtroppo capita anche qui». Pure nella tranquillissima Medea. Rilievi a cura dei carabinieri.

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