Superporto, Unicredit: vogliamo Capodistria
Nella guerra per il superporto, gli emissari del gruppo ricevuti a Lubiana dal ministro Vlacic
TRIESTE. Contatto avvenuto. Il ministro dei Trasporti della Repubblica di Slovenia Patrick Vlacic ha ricevuto a Lubiana i massimi rappresentanti di Unicredit. «Hanno confermato l'interesse del gruppo bancario a collaborare alla realizzazione del Terzo molo del porto di Capodistria, oltre che al raddoppio della linea ferroviaria Capodistria-Divaccia», ha riferito il ministro alla stampa slovena.
Un passo, dal punto di vista italiano, molto allarmante, che rischia di mettere completamente fuorigioco il prospettato superporto Monfalcone-Trieste, dal momento che i due progetti sono assolutamente alternativi.
«Prima di firmare l'accordo, la Slovenia intende però trasformare questa opportunità in un progetto di rilievo nazionale, per cui ci sono ancora molte formalità cui adempiere», ha precisato Vlacic. E una diversità di interpretazioni sarebbe emersa tra lo stesso governo sloveno e Luka Koper. «E' indispensabile che venga preliminarmente approvato il nuovo Piano regolatore del porto di Capodistria - ha affermato Vlacic - per il quale oltretutto serve anche il parere del ministro italiano dell'Ambiente. Quindi dovrà essere bandita una gara pubblica in base alla quale affidare la concessione della banchina. E' anche possibile che nel frattempo l'interesse di Unicredit si indebolisca, ma questo non ci preoccupa perché il terminal ha molti pretendenti».
Secondo Luka Koper invece il Molo terzo potrebbe essere costruito fin d'ora in base al nulla osta per la realizzazione del porto comerciale data dal governo di Lubiana già due anni fa. O meglio, senza dover attendere tutti i passaggi del Piano regolatore, basterebbe che il governo approvasse il programma per lo sviluppo del porto e poi Luka Koper creerebbe un consorzio in cui far entrare altri partner che porterebbero ulteriori risorse finanziarie. Par di capire che Luka Koper tenti in qualche modo di avere il controllo anche di quello che sarà il futuro terminal da un milione di teu, il Molo Terzo appunto, non accontentandosi di restare confinata all'attuale terminale contenitori, il Molo primo.
Frattanto negli ambienti portuali capodistriani si guarda con una certa ironia alla guerra che si è scatenata fra Trieste-Monfalcone da un lato e Venezia dall'altra e che potrebbe permettere alla Slovenia di goderne accalappiando i finanziamenti di Unicredit. Nemmeno oltreconfine però, da quanto si è capito da questo incontro che lo stesso ministro sloveno ha definito «un momento di diplomazia economica» l'iter burocratico-procedurale potrà essere fulmineo.
Il Friuli Venezia Giulia può tentare una contromossa con gli incontri della prossima settimana che l'assessore ai Trasporti Riccardo Riccardi ha definito decisivi per giungere all'intesa Stato-Regione indispensabile per partire con l'iter procedurale. Da parte Unicredit non si può far altro che ricordare come fosse stato assicurato che quell'intesa sarebbe stata firmata entro il 31 dicembre 2010.
( ha collaborato Mauro Manzin )
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