Supermercati chiusi anche a Pasquetta. Mascherina obbligatoria su bus e taxi

La nuova ordinanza a ridosso delle giornate di festa mira soprattutto a disincentivare le uscite nel Lunedì dell’Angelo
Mascherina obbligatoria all'interno del bus (Lasorte)
Mascherina obbligatoria all'interno del bus (Lasorte)

TRIESTE Negozi sempre più chiusi e cittadini ancora più protetti nelle parti del corpo che possono contribuire a diffondere il coronavirus, pure su autobus e taxi. Massimiliano Fedriga avverte con buon anticipo i residenti del Friuli Venezia Giulia: Pasqua e Pasquetta non diventino il pretesto, o la tentazione, per abbassare la guardia. Le gite fuori porta? Nemmeno sognarsele. Il governatore interviene non a caso con una nuova ordinanza, la numero 8, che prevede ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica.

Coronavirus, in Fvg negozi e supermercati chiusi anche a Pasquetta. Mascherine obbligatorie sui mezzi pubblici
Mascherine obbligatorie sul bus (Bumbaca)

Si tratta della serrata di supermercati e negozi di generi alimentari anche nella giornata di lunedì 13 e dell’obbligo di mascherina, o in alternativa di qualsiasi copertura per naso e bocca, quando si utilizza un mezzo del trasporto pubblico locale o si sale su un taxi.

In Fvg è scattato l’obbligo di coprire naso, bocca e mani durante la spesa
La lunga fila per comprare le mascherine in farmacia a Trieste (nella foto Bruni siamo alla fine di corso Italia)

Formalmente si tratta di un’integrazione e e di un rafforzamento dell’ordinanza numero 7 dello scorso 3 aprile, quella che aveva già confermato la chiusura domenicale di tutte le attività commerciali ad eccezione delle farmacie, delle parafarmacie, delle edicole e degli esercizi nelle aree di servizio lungo la rete autostradale e presso porti e interporti.

Fedriga spiega l'ordinanza: "Anche sciarpe, foulard o copricollo aiutano a evitare il contagio"

Con il provvedimento di ieri quel tipo di prescrizioni vengono estese al lunedì di Pasqua. «Alla base della decisione – si legge – la considerazione che anche in Fvg la festività del Lunedì dell’Angelo potrebbe far registrare concentrazioni di persone non strettamente giustificate dall’esigenza di acquistare beni alimentari».

Il secondo punto è l’obbligo, per chiunque acceda ai servizi di trasporto pubblico automobilistici, ferroviari e marittimi e anche per chi utilizzi i taxi, di mantenere la distanza interpersonale di sicurezza, di indossare la mascherina o comunque una protezione e di prendere ogni altra precauzione per evitare il contagio da Covid-19. . La Regione, con lo stesso presidente Fedriga, ha già chiarito che i cittadini potranno servirsi di fazzoletti, sciarpe, foulard, copricollo: l’importante sarà coprire naso e bocca.

Come igienizzare le mascherine in tessuto: il tutorial della Protezione civile

Un piccolo accorgimento che, anche a sentire i medici, può consentire di limitare la diffusione del coronavirus. Dopo i supermercati, ecco quindi la stessa precauzione per quel che riguarda i trasporti. Il resto dell’ordinanza ribadisce poi le restrizioni precedenti. Gli spostamenti dalla propria abitazione, con modulo di autocertificazione in tasca, sono consentiti solo per motivi di lavoro, salute e necessità.

Crollo di chiamate ai taxi a Trieste, mezzi fermi e vuoti in coda nei parcheggi riservati
Silvano Trieste 2020-03-10 Trieste nel primo giorno del nuovo decreto.

Si potrà andare ancora a fare la spesa, eccetto la domenica (e il prossimo lunedì come detto), uscire per pochi minuti con il cane, ma resta vietato svolgere, all’aperto in luoghi pubblici, attività motorie o sportive e passeggiate, anche in solitaria, mentre rimangono assai limitati i negozi aperti, con possibilità di accesso all’interno dei locali per un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone. L’ordinanza informa che, in caso, di inottemperanza, saranno applicate le sanzioni, da un minimo di 400 a un massimo di tremila euro, previste all’articolo 4 del decreto legge 25 marzo 2020, il numero 19.—.
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo