Supermanager scientifico eletto nel cda dell’ateneo

Mirano Sancin è stato nominato dal Senato accademico quale membro esterno L’altra new entry è la console Strolego. Confermati gli uscenti Bravar e Miani
Di Elisa Lenarduzzi

Due conferme, Diego Bravar e Alessandra Miani, e due “new entry”, Sabrina Strolego e Mirano Sancin. Sono i quattro, ulteriori tasselli che dal primo novembre andranno a comporre il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Università di Trieste, con mandato triennale, e che vanno ad aggiungersi ai quattro rappresentanti dei docenti, ricercatori e personale tecnico-amministratico eletti nei giorni scorsi, ovvero Vanessa Nicolin (unico nuovo ingresso) e i riconfermati Valter Sergo, Sergio Zilli e Maurizio Florio.

Per completare il quadro, ora, mancano solo i due esponenti del mondo studentesco che, però, verranno eletti solo nella prossima primavera e resteranno in carica per un biennio.

Quelli nominati lunedì sera dal Senato Accademico, nel pieno rispetto dell’equilibrio di genere (due donne e due uomini), sono i cosiddetti membri esterni del cda, ovvero tre rappresentanti della “società civile” scelti tra gli 8 cittadini che avevano presentato autonomamente la propria candidatura, più un quarto individuato tra due nomi indicati dalla Regione Friuli Venezia Giulia. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto: ogni componente del Senato Accademico ha indicato tre preferenze, di cui almeno una di sesso diverso. Una volta ultimate le votazioni sono stati individuati i candidati con il maggior numero di voti, fermo restando l’obbligo a rispettare la parità di genere.

A entrare per la prima volta nell’organo decisionale dell’ateneo sono Sabrina Strolego e Mirano Sancin: la prima è la fondatrice e amministratrice delegata della Ergolines Lab srl e console onoraria d’Austria a Trieste; Sancin, invece, ha guidato l’Area Science Park dal 1986 al 2003 e attualmente è direttore per lo sviluppo scientifico e l’innovazione di Kilometro Rosso, il primo centro di ricerca finanziato integralmente da fondi privati.

«I nuovi membri, Strolego e Sancin, come anche Vanessa Nicolin eletta nei giorni scorsi, sono tutti nomi di grande spessore e rilievo nei rispettivi settori - precisa il rettore e presidente dello stesso Consiglio di amministrazione, Maurizio Fermeglia -. Mirano Sancin ha un curriculum ben noto, prima in Area e adesso a Kilometro rosso, oltre a essere membro del nucleo di valutazione dell’ateneo, mentre Sabrina Strolego vanta sia competenze imprenditoriali sulle piccole-medio imprese sia una visione internazionale derivata anche dal suo ruolo di console».

Per Diego Bravar, creatore della Ital-Tbs, azienda quotata in Borsa che produce apparecchiature per la sanità, si è trattato di una riconferma, avendo già ricoperto il ruolo di consigliere di ateneo dal 2013. Come lui a ottenere il via libera per un secondo mandato è stata anche Alessandra Miani, funzionaria della Regione che ha, per così dire, avuto la meglio su Fulvio Fabris, l’altro nome indicato dall’amministrazione regionale. Assieme a quest’ultimo, a essere rimasti fuori dal cda sono stati altri cinque candidati: Luigi D’Addona (revisiore legale ed ex dirigente del Miur), Gianna Di Danieli (avvocato), Tiziana Krasna (tecnologo dell’Ispra), Giorgio Pani (già comandante della Guardia di Finanza e revisore legale) e Piercipriano Rollo (già manager della Fincantieri).

Soddisfatto del nuovo Consiglio, che ricalca in gran parte quello uscente, viste le cinque conferme su otto nomine totali, è il rettore Fermeglia: «Si tratta di una riconferma all’80% del vecchio cda, che in questi tre anni si è comportato molto bene, amministrando con grande attenzione e prendendo decisioni super partes nei confronti dei Dipartimenti - ha commentato -. Mi aspetto un gran contributo da tutti, vecchi e nuovi membri».

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