Super-ponte in aprile ma tante festività cadranno di domenica
TRIESTE Stanotte diremo addio al 2018. Domani la maggior parte di noi potrà riposare, nel primo giorno di festa dell’anno appena iniziato. E mercoledì si tornerà alla vita di tutti i giorni, volenti o nolenti. A dirlo non sono gli oroscopi bensì il calendario.
Quello che sta arrivando sarà infatti un anno in buona parte “no stop” con un’unica - ma in effetti rilevante - occasione di ponte nei 12 giorni che vanno da Pasqua al Primo maggio. Per il resto, infatti le principali festività nazionali - e non solo - cadranno in gran parte di domenica. A partire appunto dall’Epifania: non si riesce a strappare una sola giornata in più, per riprendersi dalle abbuffate e dalle maratone in compagnia di amici e parenti che come di consueto hanno caratterizzato le festività, per la maggior parte delle persone.
Come anticipato, quello della Befana non è un caso isolato, ma rappresenta la cifra caratteristica dell’intero 2019. I mesi invernali si succederanno senza pause fino a primavera inoltrata. Le uniche eccezioni, in questa prima fase dell’anno, sono rappresentate dalle scuole del Friuli Venezia Giulia e, in parte, dalla città di Gorizia. Gli abitanti del capoluogo isontino celebrano infatti la festa patronale il 16 marzo: un sabato, che altrimenti di solito per molti è feriale. Agli studenti la Regione concede invece tre giorni di tregua in occasione del Carnevale, e cioè da lunedì 4 marzo a mercoledì 6 marzo.
Tutti gli altri per riprendere fiato dovranno aspettare Pasqua e Pasquetta, che nel 2019 saranno rispettivamente il 21 e il 22 aprile. Chi ne ha la possibilità può però a questo punto approfittarne per prendersi una - neanche troppo piccola - vacanza, fino alla Liberazione, spendendo solo qualche giorno di ferie: il 25 aprile cade di giovedì e a separare la ricorrenza religiosa da quella civile ci sono solo due giornate lavorative. Le lezioni scolastiche si interrompono invece prima, giovedì 18. Venerdì 26 tornano in classe tutti, o quasi: qualche istituto scolastico regala un ulteriore giorno di vacanza. Considerando però che il 28 è domenica, qualcuno potrebbe prendere qualche giorno di ferie per appiccicare il Primo maggio al lungo ponte aprilino: la festa dei Lavoratori cade infatti di mercoledì.
Scollinata questa possibilità di super-ponte, con l'approssimarsi dell'estate finisce l’ormai proverbiale pacchia. Anche il 2 giugno, Festa della Repubblica, è domenica. Va un po’ meglio a Ferragosto: il 15 agosto è giovedì, per alcuni potrebbe di conseguenza profilarsi un weekend lungo. Il primo novembre, Ognissanti, è invece un venerdì: un giorno di ponte e tre di festa per tutti. Anche se il 3 novembre, domenica, è il patrono del capoluogo giuliano: per i triestini dunque sembra più una festività “bruciata” che guadagnata. Il 21 novembre, santo patrono di Monfalcone, cade al giovedì: magari qualche “bisiaco” ci combina quattro giorni di vacanza filati.
A questo punto l’anno volge ormai al termine. L’8 dicembre, festa dell’Immacolata concezione, neanche a dirlo è una domenica. Natale e Santo Stefano, invece, saranno rispettivamente un mercoledì e un giovedì. Poi arriveranno un weekend, per chi può fare ponte, e un giorno di lavoro, ovvero lunedì 30 dicembre. Fra un anno esatto, cioè alla vigilia del Capodanno 2020, sarà martedì. —
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