Super ecobonus, aperti 468 cantieri: in regione interventi per 60 milioni
Il report dell’Enea fotografa l’importo totale ammesso a detrazione. Già conclusi lavori per 39 milioni
TRIESTE. In Friuli Venezia Giulia il super ecobonus del 110 per cento sugli interventi di riqualificazione energetica vale già 60 milioni 420 mila 984 euro. A tanto ammonta l’importo dei lavori già ammesso a detrazione di progetto a fronte delle 468 domande presentate fino al 3 giugno scorso. L’ammontare ammesso a detrazione sui lavori già realizzati è pari a 39 milioni 569 mila 878 euro.
Lo rivela il report compilato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economica sostenibile (Enea) analizzato dal deputato del Movimento 5stelle, Luca Sut, capogruppo della commissione Attività produttive alla Camera. Sut stima un aumento esponenziale delle domande anche a seguito del decreto Semplificazioni che rende più agevole l’iter amministrativo delle pratiche.
Il periodo analizzato prende in considerazione il primo periodo di applicazione del super ecobonus del 110 per cento, il periodo in cui sono partiti i lavori progettati prima dell’entrata in vigore della norma. Considerato che inizialmente, dal punto di vista amministrativo, non era così facile accedere alla detrazione, il flusso delle domande è aumentato a partire da inizio anno.
Sono ammesse a detrazione le spese sostenute per il miglioramento energetico, dalla realizzazione dei cappotti termici alla sostituzione delle caldaie, interventi in grado di migliorare di due livelli la classe energetica dell’edificio. Il super ecobonus potenzia, infatti, le detrazioni esistenti previste dai bonus energetico e sismico. In quest’ultimo caso accedere è più facile: il diritto scatta portando un piccolo miglioramento antisismico. Va anche detto che il ricorso al super ecobonus sta dando nuova linfa anche al mercato immobiliare visto che chi acquista un alloggio riqualificato ha diritto alla detrazione.
Detto che il maggior numero delle domande interessa i condomini e, in seconda battuta, le case singole o le unità indipendenti, la detrazione fiscale viene richiesta soprattutto per la realizzazione dei cappotti, di impianti solari e fotovoltaici, sistemi di accumulo, colonnine per la ricarica di auto elettriche, l’installazione di pompe di calore a gas e caldaie a condensazione, il rifacimento di coperture, la sostituzione di infissi e di pavimenti. Scorrendo l’elenco è facile comprendere che, anche nei confronti dell’abitare e del risparmio energetico, si sta consolidando una nuova sensibilità verso la svolta ecosostenibile. Al momento la regione con il maggior numero di domande accettate è la Lombardia (2.439) seguita dal Veneto (2,388). In fondo alla classifica si piazza invece la Valle d’Aosta con appena una quarantina di domande presentate.
Alla base delle difficoltà riscontrare finora per accedere al super ecobonus ci sono le scadenze ravvicinate e le incombenze burocratiche che non sempre consentono di chiudere le procedure nei tempi stabiliti. Su questo aspetto ha puntato l’attenzione il Movimento Cinquestelle che, dopo aver ottenuto la proroga del beneficio fino alla fine del 2022, ora insiste a chiederne l’estensione fino al 2023. Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è già dimostrato disponibile a prevedere la proroga dei contributi nella legge di bilancio. In questo momento sul piatto ci sono oltre 18,5 miliardi di euro.
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