Sul Rossetti nevica, è tornato il clown Slava

Torna per la terza volta al Politeama, il grande artista russo con il suo spettacolo di ironia e poesia
Di Laura Strano

TRIESTE. Divertente, sorprendente, incantevole… Slava’s Snowshow è un’esperienza che non si dimentica e che si vorrebbe ripetere più e più volte: per questo alla fine dello spettacolo nessuno fra gli spettatori accenna a lasciare la sala, e continua invece ad applaudire, ridere, giocare, come gli hanno insegnato i meravigliosi clown di Slava Polunin.

Non esistono distinzioni di genere o di età nelle platee invase dai fiocchi di neve di Slava che ritorna al Politeama Rossetti – da oggi al 13 aprile – per la terza volta, dopo le trionfali accoglienze ricevute nel 2007 e nel 2009 e l’attesa, anche questa volta, è febbrile: degna di uno spettacolo applaudito in tutto il mondo, richiesto dai maggiori teatri internazionali e definito dal Times «un classico del teatro del XX secolo».

Il teatro di Slava Polunin, come dichiara lui stesso «nasce inesorabilmente dai sogni e dalle fiabe. È ricco di speranze e di sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e disillusioni. È un teatro in continuo mutamento che si nutre dell’improvvisazione spontanea nel rispetto scrupoloso della tradizione». Una tradizione che Slava conosce profondamente, e che ha intrecciato al suo talento, alla fantasia coltivata fin dall’infanzia trascorsa in una piccola città russa fra le foreste: un mondo incontaminato che lo ha abituato a inventare dal nulla storie e giochi sempre nuovi. Poi è venuto il tempo della passione e della formazione: a San Pietroburgo dove appena diciassettenne ha frequentato una scuola di mimo, ha studiato Chaplin, Marcel Marceau, Engibarov.

Nel 1979 fonda la propria Compagnia e mette in pratica la sua ambizione di dare nuova valenza al ruolo del clown, portandolo via dal circo, nei grandi teatri del mondo.

Nel 1988 arriva in Inghilterra dove sono sufficienti tre recite all’Hackney Empire di Londra per consacrarlo: nel 1993 nasce Slava’s Snowshow che raccoglie le gag e gli sketch più famosi del suo repertorio in uno show di irraggiungibile poesia. Uno show che trionfa e gli vale i premi di maggior prestigio (dal Time Out all’Olivier Award), un tour mondiale che non ha fine e la presenza di alcuni estratti in Alegrìa del Cirque du Soleil.

Perfetto, delicato, divertente, Slava è considerato il migliore clown al mondo. La sua creatura fondamentale è Asisyai: commovente e ironico, vestito di una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici. Questo personaggio meditabondo, gentile e poetico è nato prendendo spunto dai clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau, dall’umanità e dalla comica amarezza di Chaplin. All’inizio Asisyai era multi-sfaccettato, poi ciascun tratto del suo carattere divenne un clown a sé: e con ognuno di loro ci divertiremo.

Sabato 12 e domenica 13 aprile la recita, oltre che serale alle 20.30, è anche alle 16. Biglietti ancora disponibili nei punti vendita e i circuiti consueti dello Stabile e sul sito del teatro www.ilrossetti.it.

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