Sul fronte dei collegamenti è ancora silenzio da Alitalia «Pronti a battere i pugni»

L’assessore Pizzimenti in aula: «Un’azione congiunta affinché cessi l’isolamento dovuto alla mancanza delle tratte su Roma e Milano». Al Trieste Airport attese novità, forse per oggi 
Bonaventura Monfalcone-11.11.2019 Trieste Airport-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.11.2019 Trieste Airport-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

TRIESTE. In aula la politica tuona sul tema dell’isolamento del Friuli Venezia Giulia. Ma sul fronte Alitalia, da dove deve arrivare il via libera a un collegamento fondamentale per la regione, il volo su Roma, non ci sono novità. Pure ieri la giornata di Trieste Airport è passata senza che arrivasse l’attesa risposta all’ultima proposta della società alla compagnia nazionale: due tratte giornaliere direzione capitale in presenza di un ulteriore sforzo sui costi tariffari.

Nel corso del Question time ieri in piazza Oberdan, a prendere la parola sulla questione è stato l’assessore regionale ai Trasporti Graziano Pizzimenti. «Siamo pronti per un’azione congiunta, affinché cessi l’isolamento del Fvg a causa della mancanza di collegamenti aerei con Roma e Milano». Il riferimento è anche al taglio di fine febbraio su Linate, con la differenza che il volo su Fiumicino, come hanno più volte sottolineato il presidente di Trieste Airport Antonio Marano e l’amministratore delegato Marco Consalvo, è tutto fuorché in perdita: se infatti Linate (30 mila passeggeri all’anno) presentava in condizioni normali un riempimento attorno al 50%, i voli su Roma (260 mila presenze) erano mediamente al 77%. Pizzimenti ha risposto anche a una interrogazione della forzista Mara Piccin, che ha usato parole decise su Alitalia: «L’atteggiamento di una società capitalizzata con fondi pubblici e del governo giallorosso è inconcepibile. È venuta l’ora di battere i pugni a Roma per avere la certezza, che al momento non c’è, che i voli di collegamento tra Trieste Airport e i principali hub del Paese saranno ripristinati».

Di qui l’intenzione di procedere ora con una mozione: «Il Consiglio regionale deve far sentire la propria voce in questa fondamentale partita, possibilmente all’unanimità». A oggi, insiste la consigliera azzurra, «non ci sono più giustificazioni per il mancato ripristino dei collegamenti aerei pre-emergenza Covid-19. Se i principali voli non verranno ripristinati, non si potrà che rispondere con durezza e anche il governo a guida Pd e M5s avrà le sue pesanti responsabilità. Come si può continuare a foraggiare di fondi pubblici una società che non assicuri il servizio che è chiamata a svolgere? Siamo all’assurdo. È fondamentale agire ora: la giunta e tutte le forze politiche sono chiamate a battere i pugni».

A ieri sera, però, non c’erano passi avanti nella trattativa con Roma. Alla fine della scorsa settimana, dopo un ultimo confronto di Marano e Consalvo con il direttore generale di Alitalia Giancarlo Zani, pareva che l’accordo fosse in dirittura d’arrivo per un doppio volo giornaliero, ma la compagnia non ha ancora dato il visto a un decollo che si riteneva di poter riattivare nella seconda metà di luglio. Oggi potrebbe essere il giorno decisivo, ma non ci sono certezze. E dunque al cittadino e al lavoratore del Friuli Venezia Giulia che necessita di un collegamento su Roma non resta che guardare al treno. Da lunedì è infatti ripartito il Frecciarossa in partenza da Trieste alle 6.42 con arrivo a Roma Termini alle 12, con ritorno dalla capitale alle 16.30 e arrivo nel capoluogo regionale alle 21.55. Trenitalia, come ha rilevato più volte lo stesso Pizzimenti, ha dato risposte sicuramente più rapide rispetto ad Alitalia nella faticosa ripresa delle attività economiche e del turismo. —

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