Sub gradiscano di 23 anni annega a Lussinpiccolo

Un’immersione come ne aveva fatte tante nella sua pur giovanissima età, nelle acque apparentemente rassicuranti di Lussinpiccolo, nell’arcipelago del Quarnero, in Croazia, dove stava trascorrendo una vacanza spensierata con la fidanzata. Ma stavolta qualcosa non ha funzionato. Sono stati attimi drammatici sotto gli occhi della fidanzata: Federico Michele Bassanese, gradiscano, ma da due anni abitante a Duino,i 23 anni, un sub atletico e allenato, non è riemerso.
Si è spezzata così, mercoledì mattina, la giovane vita di Federico Michele Bassanese che si stava godendo le vacanze, ancora fresco di laurea in Economia all’università di Trieste, assieme alla fidanzata Marta Peruccon. La famiglia di Bassanese – papà, mamma e una sorella - risiede in centro storico a Gradisca, mentre il ragazzo si era trasferito a Duino Aurisina sia per ragioni di studio sia per sentirsi più vicino a quel mare che amava tanto ma che ha tradito.
Era un sub appassionato, Federico, molto preparato e con alle spalle decine di immersioni. Era anche un bagnino qualificato con tanto di corsi formativi alle spalle. Proprio per questo è apparso sin dai primi istanti molto improbabile agli inquirenti che la causa della tragedia potesse essere imputata a inesperienza o, peggio, a incoscienza. È più verosimile che Federico possa invece aver accusato un improvviso malore o forse possa essere finito contro qualche ostacolo mentre si trovava in profondità.
Per accertare le cause della drammatica fine del ragazzo le autorità croate hanno dunque inevitabilmente disposto l’autopsia sul corpo.
La salma di Federico Michele Bassanese si trova in queste ore nell’obitorio del nosocomio di Fiume, dove già mercoledi sera erano accorsi i genitori, sgomenti e sconvolti dal dolore, per affrontare la crudele procedura del riconoscimento. A quanto pare l’esame autoptico – il condizionale è d'obbligo visto che dalla Croazia le notizie continuano a filtrare col contagocce – avrebbe dovuto essere effettuato già nella giornata di ieri.
Contemporaneamente, a Gradisca ieri mattina sono iniziate le procedure burocratiche fra il Comune e il Consolato italiano in Croazia per l’accoglimento della salma, con i primi documenti firmati dal sindaco della Fortezza Linda Tomasinsig.
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