Su le multe, giù i pagamenti. Ma il Fvg è in controtendenza
Cgia: in dieci anni sanzioni aumentate dell’81%, solo il 39% però le onora In regione gli automobilisti più virtuosi dopo quelli di Molise e Bolzano
Una multa sul parabrezza di un'auto
TRIESTE. Trieste e Gorizia nello spirito rimangono asburgiche, almeno per quanto concerne il pagamento delle multe. Ma è l’intero Friuli Venezia Giulia a restituire il quadro di una “regione ordinata”. Lo rende noto una ricerca condotta a livello nazionale dalla Cgia, che denuncia da un lato un vero boom delle contravvenzioni in tutta Italia e dall’altro un altrettanto drastico calo di coloro che le pagano. In controtendenza il Fvg, appunto, che si attesta al terzo posto nella classifica delle regioni più virtuose nell’aprire il portafogli.
Negli ultimi dieci anni le pene pecuniarie inflitte dalla polizia locale per violazioni del codice della strada sono aumentate dell’81% sull’intero territorio nazionale. In picchiata invece il numero degli automobilisti paganti: nel 2016 (anno al quale risalgono gli ultimi dati Istat disponibili) solo il 38,8% di chi è stato “pizzicato” con l’auto in divieto di sosta oppure mentre pigiava l’acceleratore oltre i limiti di velocità consentiti ha saldato il proprio debito: percentuale parecchio inferiore rispetto al 59,7% del 2006. Il restante 61% è stato inadempiente o forse – ipotizza l’ufficio studi dell’associazione degli artigiani di Mestre – ha versato le somme dovute solo in seguito, approfittando dell’introduzione della rottamazione delle cartelle negli ultimi due anni. Le statistiche sulla distribuzione geografica dei pagamenti restituiscono una fotografia dell’Italia non omogenea: la percentuale delle riscossioni al Sud si attesta al 27,5%, con punte minime in Campania e in Sicilia, rispettivamente del 23,2% e del 18,4%. La media sale al 34,2% nel Centro Italia, per raggiungere il 42,9% nel Nordovest e il 56% nel Nordest.
La regione più virtuosa? Il Molise, i cui Comuni hanno incassato il 74,5% delle somme dovute dai trasgressori del codice della strada. Sul podio con l’argento la Provincia autonoma di Bolzano (74,2%) e, al terzo posto, il Friuli Venezia Giulia, con il 65,2% delle multe pagate: qui si è registrato addirittura un lieve incremento rispetto al 2006, quando la percentuale di riscossioni era al 64,6%.
Completano il quadro delle strade italiane i dati sugli incidenti: da dieci anni in qua i morti sono calati del 25% mentre i feriti hanno subito una contrazione del 42%. Il Fvg è all’ottavo posto sia per numero di lesioni che di decessi a seguito di incidenti stradali; la bella notizia è che i primi sono diminuti del 30% e i secondi addirittura del 53%. Tornando invece alle contravvenzioni, non solo queste vengono pagate in misura maggiore che altrove, ma paradossalmente influenzano le casse comunali meno che in altre regioni italiane: in Fvg quelle da multa incidono sulle entrate dell’1%, che corrisponde a 17,5 milioni di euro: come anticipato, di quella cifra è rientrato il 65,2%, di cui quasi 4 milioni solo a Trieste, stando ai dati diffusi dal Comune stesso l’anno scorso.
«In generale il fatto che i cittadini italiani non paghino le multe può essere dovuto anche alla crisi e alla disoccupazione – commenta Stefano Ceretta, vicesindaco e assessore alla Polizia locale di Gorizia –. Nello specifico del nostro territorio, siamo virtuosi sotto vari punti di vista e siamo pure un po’ austroungarici: la multa è qualcosa che va pagato. Il trend delle mancate riscossioni è fisso, nonostante l’aumento delle sanzioni dovute ad autovelox, mutamenti di viabilità e zone blu. Idem per i ricorsi, che sono pochi: il goriziano paga».
Situazione non dissimile nel capoluogo giuliano: «Da noi c’è una tradizione diversa rispetto al resto d’Italia per quanto riguarda il pagamento delle multe, così come quello delle tasse – dichiara il vicecomandante della Polizia locale di Trieste Walter Milocchi –. Noi cerchiamo di agevolare il percorso mandando ai cittadini delle lettere per ricordare loro che la multa deve essere pagata, prima di passare ad altri provvedimenti. Agli avvisi bonari si sommano le procedure rapide: il risultato del mix è virtuoso. Neppure i contenziosi sono elevati: c’è una quota collegata agli incidenti stradali ma per il resto anche in quest’ambito le percentuali sono medio-basse».
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