Su il sipario del Carnevale di Monfalcone nel nome di “Toio Hulk”

Svelati i contenuti della 134.ma edizione e dell’attesa rivista satirica “La Cantada” La copertina dedicata ai trent’anni del celebre notaio della festa Giancarlo Blasini
Bonaventura Monfalcone-01.02.2018 Presentazione Cantada-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-01.02.2018 Presentazione Cantada-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Si apre il sipario sul 134° Carnevale Monfalconese organizzato dalla Pro loco, dal Comune, in collaborazione con la Regione e l’Ascom del Mandamento. Sei giorni di grande festa all’insegna dell’allegria e della tradizione per la Bisiacaria. Si parte giovedì prossimo con la consegna simbolica, alle 17.30, delle chiavi della stanza dei bottoni della città, da parte del sindaco Anna Maria Cisint a Sior Anzoleto Postier (Orlando Manfrini) e al Notaio Toio Gratariol (Giancarlo Blasini), protagonisti indiscussi del Carnevale cittadino.

Bonaventura Monfalcone-01.02.2018 La Cantada-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-01.02.2018 La Cantada-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura


Il gran finale è il 13 febbraio (Martedì Grasso) con la lettura del “Testament”, dove i protagonisti faranno il loro ingresso trionfale in Piaza Granda. «Non posso dire niente, nè del Testamento e neanche della sposa – ha affermato Manfrini seduto accanto alla Cisint – anche se nello scherzo, per fare colpo, avrei tentato stavolta di fare un matrimonio “gay”. Ma ho avuto pressioni da più parti e pertanto posso confermare che la sposa sarà di sesso femminile. Anche per mantenere la tradizione del nostro Carnevale». Nel pomeriggio dalle 14 in poi, ci sarà la sfilata dei carri e gruppi mascherati posizionati dalla mattinata lungo via Matteotti. Quest’anno ci sono 12 carri allegorici, 7 gruppi mascherati, cinque bande. E tornano le ballerine brasiliane Ipanema in testa al corteo.

Nei saluti iniziali hanno parlato la Cisint e l’assessore Luca Fasan. «Monfalcone – ha affermato il sindaco – con il suo Carnevale difende la propria identità. Ma il nostro pensiero anche in un momento goliardico, va alla situazione tragica dei 157 lavoratori della Eaton maltrattati da un’azienda sul nostro territorio».

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Il ricco programma delle manifestazioni (distribuito con volantini e sui social) è stato illustrato ieri dal presidente della Pro loco, Franco Miglia, nella sala consiglio comunale dell’ex Pretura in piazza della Repubblica, in occasione del lancio de “La Cantada”, 63° numero unico della Pro loco, la rivista satirica, già da oggi nelle edicole del mandamento al prezzo di 8 euro. Un’edizione tutta speciale. La copertina, infatti, è stata realizzata dall’artista Ivan Crico ed è interamente dedicata a un anniversario importante: i 30 anni del Notaio Toio Gratariol, al secolo Giancarlo Blasini emozionato per l’occasione, che ha creato questo simpatico personaggio accanto alla figura degli sposi. «Il lavoro – ha spiegato l’autore – ricalca un manifesto dell’incredibile Hulk di colore verde, mentre in testa c’è scritto “Auguri incredibile Toio”. Ho voluto dare l’idea che 30 anni sono un atto di resistenza difficile per mantenere una tradizione. Una sorta di atto eroico. Per questo motivo – ha aggiunto – ho associato la figura all’idea del super eroe che combatte e sconfigge tutte le barriere che, in un mondo omologato come il nostro, sfida la possibilità della sopravvivenza alle tradizioni. In copertina si vedono sotto la Rocca la coppia degli sposi e in primo piano un boccale di birra, un rimando a un immaginario mondo austro-ungarico di quella volta». Per l’evento è stato realizzato anche un libretto “30 anni di Notaio” che ripercorre gli anni dal 1988 al 2017.

La redazione della rivista satirica conta un collettivo di una sessantina di collaboratori, guidati da quattro veterani, Rino Lovati, Gian Carlo Blasini, Maurizio Spanghero e Dario Vetta. Anche l’edizione 2018 è rinnovata. Con molto colore gli autori si sono sbizzarriti alla ricerca di materiale inedito e divertente. Un appuntamento, quindi, molto atteso, in certe occasioni contrastato per la satira pungente sfociato in passato in qualche polemica. Lovati, il coordinatore, ha sottolineato che la rivista sfoggia umorismo, storia, poesia e la cultura locale; ha posto l’accento sull’impegno di tutti i collaboratori ormai «professionisti del mestiere» e sulle rubriche consolidate. Non potevano mancare l’attacco alla “magnadora”, ossia chi amministra la città, racconti dei fatti e misfatti rilevanti accaduti nel 2017, illustrati attraverso vignette spiritose a valanga, battute, brevi racconti anche dei paesi della Bisiacaria. Poi le immancabili rubriche “Padre Mortadela”, “Bla... Bla... Blasinade”, ma anche “Xe chi pol ... e chi San Pol” (riferita alle code in ospedale), vignette “Attenti al lupo” per la Cisint e altre come “Giovedinik”, “La pagina di Loredana”, il passaggio “da Altran che bevevimo il bianco e co’la Cisint bevemo nero”. C’è anche il racconto “Mofalcon senza cantiere” di Roberto Covaz.

Quest’anno, come confermato dall’assessore Fasan, ci sarà il tendone riscaldato per gli spettacoli musicali e per accogliere i veglioni mascherati dei “Carneval e Cavalchina dei putei”. E ancora giostre, zucchero filato, giochi gonfiabili, mentre sabato 10 febbraio alle 21 il “Veglion de Carneval”, con musica e concerto live con la celebre band Los Locos. Nelle novità, inoltre, c’è la “cena di matrimonio” sempre in piazza, all’interno della struttura coperta, invece del consueto “pranzo di nozze”. Chi fosse interessato può prenotarsi direttamente alla Pro loco in via Mazzini.

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