Su e giù per il lungomare con il chiosco a pedali che offre merende green

È partita da pochi giorni a Barcola l’avventura del chiosco mobile lanciata da due triestini pronti a ristorare i bagnanti con frutta fresca  
Foto Bruni Trieste 07.08.2019 I fruttivendoli-ambulanti della Pineta di Barcola
Foto Bruni Trieste 07.08.2019 I fruttivendoli-ambulanti della Pineta di Barcola

TRIESTE Dopo l’ormai storico furgoncino del gelato zoldano, ecco che un altro “chiosco mobile” si aggiunge alla variopinta “fauna” che a diverso titolo popola la pineta di Barcola durante i mesi estivi. Si tratta del nuovo baracchino della frutta “a pedali”, un esperimento appena nato dall’idea di due ragazzi triestini che, a partire dallo scorso sabato, stanno facendo ogni giorno su e giù per il lungomare Benedetto Croce, rigorosamente senza l’ausilio del carburante.

Loro scopo è quello di vendere ai bagnanti i prodotti semplici e salutari che madre natura offre. «Ci sarebbe parso strano - spiegano -, se non addirittura contraddittorio, portare in giro qualcosa di così fresco e naturale come la frutta per poi “sgasare” con il motore in faccia alla gente stesa a prendere il sole».

Per quanto riguarda il menù, si tratta di prodotti di stagione e a filiera corta, in arrivo da alcune aziende agricole di Fiumicello e dell’altipiano carsico. Tra le primizie ci sono ad esempio pesche, albicocche, susine, lamponi e ancora angurie e meloni nonché le prime pere, che stanno iniziando a essere mature.

Una ragazza si avvicina a curiosare, per poi esclamare sorpresa: «Ma come, non avete cocco?». «No - rispondono scherzosamente i due “creativi” -, niente cocco bello». E lo stesso vale per ananas, banane, mango et similia, a cui vengono preferiti come detto prodotti super local.

Un’iniziativa in ottica “green” ed “eco-friendly”, insomma, in perfetta sintonia con i tempi. Quelli del cambiamento climatico, s’intende. Impossibile non riconoscere il “chiosco mobile”. Si tratta di una “cargo bike” (già di gran moda nel Nord Europa) di colore bianco, dotata di un ripiano su cui è esposta la frutta pulita e fatta a pezzi. Il velocipede si trascina dietro un ulteriore carretto contenente la frutta ancora “intera”, con tanto di ombrellone per tenere al fresco le scorte. «Ci sarebbe piaciuto partire prima ma c’è stato qualche intoppo, non da ultimo il maltempo che ha imperversato di recente. Ad ogni modo, adesso eccoci qui: rimarremo operativi ogni giorno, dalla mattina presto al tramonto, fino a fine stagione».

Ma chi sono i fautori di tale iniziativa? Rivelano solo i nomi d’arte, ovvero Maicol Muso e Lerry Dade. «Tutta Trieste ci conosce così - proseguono -. Il motivo è che da anni, sotto tali mentite spoglie, nel tempo libero suoniamo in una band locale, chiamata “The Lamona”. Non vorremmo deludere il nostro pubblico».

I due fino a pochi giorni fa erano impiegati nel mercato alimentare e orto-floro-vivaistico di piazza sant’Antonio nuovo, attivo tutte le mattine dal martedì sabato. Adesso si lanciano in questa nuova avventura: «Speriamo se non altro di riuscire a finanziare il nostro prossimo album - concludono -. Scherzi a parte, anche vendere la frutta può essere rock’n’roll». —


 

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