Studio sulle malattie cardiometaboliche nelle donne: il Burlo di Trieste cerca volontarie

Per il progetto battezzato Women4Health Burlo e Cnr di Cagliari serve il coinvolgimento diretto delle donne, chiamate a partecipare attivamente

Micol Brusaferro
Giorgia Girotto, Stefania Lenarduzzi, Daniela Mazzà e Alma Kadric
Giorgia Girotto, Stefania Lenarduzzi, Daniela Mazzà e Alma Kadric

TRIESTE Una ricerca tra Trieste e Cagliari punta a importanti passi avanti nella comprensione delle malattie cardiometaboliche, necessari per una miglior prevenzione e cura nelle donne. E per farlo ha bisogno del contributo di volontarie, disposte a monitorare in modo molto semplice le proprie abitudini quotidiane. Si tratta del progetto “Women4Health”, nato dalla collaborazione tra Giorgia Girotto e Francesco De Seta dell’Università di Trieste-Irccs Burlo Garofolo, e Serena Sanna dell’Istituto di Ricerca genetica e biomedica del Cnr di Cagliari, il cui obiettivo è capire la relazione esistente tra gli ormoni sessuali, il microbioma intestinale e vaginale, e il metabolismo glucidico e lipidico.

Per rendere la ricerca efficace, come detto, serve il coinvolgimento diretto delle donne, chiamate a partecipare attivamente.

«Quanti di noi sanno che la principale causa di morte per le donne non è il cancro al seno o all’utero, ma le malattie cardiometaboliche, che comprendono il diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica?», spiega una nota che descrive l’utilità del progetto. «I dati Istat del 2018 indicano che l’incidenza di queste patologie nelle donne (425 per 100 mila abitanti) è del 24% superiore a quella degli uomini (343 per 100 mila abitanti)». Da qui la necessità di indagare più a fondo ciò che succede al corpo femminile. Le donne che vogliono prendere parte all’iniziativa possono scrivere una mail a progetto.W4H@gmail.com. Saranno contattate dal personale medico coinvolto, e verranno chiesti loro un piccolo prelievo di sangue e la raccolta di materiale vaginale e fecale per quattro volte, nelle fasi del ciclo mestruale. Possono aderire donne tra i 18 e i 40 anni, con un ciclo regolare, che non usano determinati farmaci e che non presentano una serie di patologie, come l’endometriosi o l’ovaio policistico, oltre ad altri requisiti che si possono consultare per intero sulla pagina Facebook “Women4Health” o sul profilo Instagram _Women4Health_.

Il progetto è finanziato dal Ministero della Salute e realizzato dai ricercatori del Burlo Garofolo di Trieste e dell’Istituto di Ricerca genetica e biomedica del Cnr di Cagliari, con il supporto dell’agenzia regionale Sardegna ricerche. La squadra completa dei professionisti coinvolti comprende anche Fabio Busanero, Francesca Crobu, Andrea Maschio, Michele Marongiu, Marco Masala, Daniela Mazzà, Stefania Lenarduzzi, Alma Kadric, Giovanni Di Lorenzo, Roberta Gentile, Francesco Cracco, Elena Stefani e Michele Stracquadaini.

Riproduzione riservata © Il Piccolo