Studi classici e informazione: dibattito con 3 giornalisti ex del Dante
Il rapporto fra studi classici e mondo della comunicazione, l'importanza di un percorso di studi, come quello che offrono i licei di ispirazione umanistica, per l'esercizio della professione del giornalista.
È questo il tema della tavola rotonda, in programma giovedì, con inizio alle 18 nella sala "Tessitori" del consiglio regionale di piazza Oberdan, intitolata "Il Classico e la Comunicazione" che si inserisce nel quadro delle iniziative che l'Associazione "Liceo Dante Trieste 150" ha promosso per celebrare l’ultra centenario della nascita della scuola.
«Rievocheremo gli anni del liceo e li metteremo in relazione con le esperienze vissute dai giornalisti presenti - spiega Stefano Pilotto, vice presidente dell'Associazione - che saranno Paola Miletich, che lavora nella redazione della trasmissione 'Porta a porta' e Chiara Paduano, fino a pochi anni fa redattrice di Telequattro poi approdata a 'Uno Mattina' e successivamente alla testata regionale della Rai delle Marche, e il vicedirettore del Piccolo Alberto Bollis. Ma affronteremo - ha aggiunto - anche il tema del rapporto con tutte le persone che s’incontrano tutti i giorni».
Paola Miletich, da molti anni impegnata a Roma, anticipa così le riflessioni che farà dopo domani: «Da ragazza abitavo in via Rossetti, a due passi dal Petrarca, il classico nato mezzo secolo dopo il Dante - ricorda - perciò sembrava fosse naturale iscrivermi in quella scuola così vicina a casa. Ma, una volta completato il ginnasio, decisi di trasferirmi al Dante, perché tutti sostenevano che fosse il liceo migliore della città. Fu una scelta più che felice - spiega - perché quegli studi, ai quali fecero poi seguito gli anni all'Università, alla Facoltà di Giurisprudenza, si sono rivelati fondamentali per la mia professione».
«Al Dante - sottolinea ancora Paola Miletich- si studiavano tutte le materie approfondendole, con una modalità capace di cementare nello studente una cultura generale indispensabile per poter comunicare con la gente. Un fattore che mi permette oggi di fare bene la giornalista».
Se Miletich è partita da Trieste per cominciare a fare altrove la giornalista, Chiara Paduano ha completato il percorso opposto, lasciando la sua città dopo anni di gavetta in testate locali: «Anch'io considero l'esperienza scolastica al Dante un momento formativo senza il quale con ogni probabilità oggi non potrei svolgere questa professione perché gli studi classici mi hanno garantito un'apertura mentale di assoluto rilievo e che mi rende orgogliosa della mia scuola».
Anche Alberto Bollis porterà la sua esperienza personale, che l'ha condotto dai banchi del “Dante” alla vice direzione del quotidiano di Trieste, attraverso un cammino professionale che l'ha visto per qualche anno lasciare la città per altre esperienze giornalstiche prima di ritornarvi nell'attuale veste.
Ugo Salvini
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