Studenti “nemici” sul palco ma alleati contro le ludopatie
TRIESTE Piccoli attori crescono, lavorando su testi, scenografie e contenuti a 360 gradi pure in chiave sociale. Il “Palio Teatro Scuola” è anche questo e torna così ad animare, pure quest’anno, il tradizionale agone teatrale riservato agli istituti superiori scolastici della provincia.
La manifestazione, a cura dell’Associazione culturale “Teatro degli Asinelli”, è di scena sino a stasera al Teatro stabile sloveno di via Petronio 4. Il piatto forte del progetto permane naturalmente la sfida tra le scuole, una rivalità tra estro e creatività da riversare sul palco con spettacoli di prosa originali o riletti per l’occasione, formula che esorta alla completa autonomia in chiave di realizzazione e che quest’anno pone a confronto otto realtà cittadine, l’istituto Da Vinci – Carli – de Sandrinelli, il liceo artistico Nordio, l’istituto Deledda – Fabiani, i licei scientifici Oberdan e Galilei, il liceo linguistico/musicale Carducci – Dante, il liceo classico Petrarca e il liceo di lingua slovena Preseren.
Il copione? Quasi invariato. Quasi. Sì perché l’edizione numero 30 del Palio ha provato a travalicare la pura cifra attoriale, guardando anche a tematiche a sfondo sociale derivanti dal progetto “Gap”, acronimo di “gioco d’azzardo patologico”, un percorso disegnato dal lavoro delle associazioni Hyperion e As.Tr.A e attuato in collaborazione con l’AsuiTs e le cooperative La Collina e Reset: una sinergia di sigle e intenti sfociata in “Ingranaggio per il cambio”, un ulteriore disegno di proposte e soluzioni votate a una delicata analisi nel campo delle dipendenze. Un appello colto sia dagli aspiranti attori del Palio che dai rappresentantidei ranghi giovanili di Pallacanestro Trieste e Futurosa, impegnati a loro volta in forme e rappresentazioni finalizzate alla sensibilizzazione del problema.
Uno spot (video) quasi candido e diretto quello orchestrato dai rampolli del basket. Intrigante e più scenico quello concertato sul palco dagli studenti. Entrambi validi, entrambi funzionali: «Quest’anno il Palio presenta una forma di teatro ancora più completa», così l’assessore Serena Tonel, intervenuta alla vernice della 30.ma edizione: «Non solo assistiamo a progetti teatrali concepiti e interpretati a 360 gradi dalle classi ma anche a lavori complessi nel campo sociale, e per un tema di così vasto impatto come la dipendenza dal gioco. Un problema – ancora Tonel – che continua a caratterizzare negativamente la società e su cui il giovane deve assolutamente prendere coscienza, anche grazie alla didattica che il teatro può offrire».
La 30.ma edizione del Palio, coordinata tra quinte e copioni da Margo de Palo, si avvale di una giuria formata da Giuliano Zannier, attore e anima de “L’Armonia”, dal regista Andrea Fornasiero, dall’attore Alejandro Bonn e dallo sceneggiatore Giuliano Caputi. In veste di “presidenti onorari” fungono Franco Però, direttore del Rossetti, Livia Amabilino, presidente della Contrada, e Breda Pahor, presidente del Teatro sloveno. Oggi si torna in scena dalle 19, con i lavori dell’Oberdan, del Preseren e del Petrarca.—
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