Studenti all’estero con Erasmus, numeri in aumento in regione

TRIESTE In Friuli Venezia Giulia, come nel resto d’Europa, sempre più giovani aderiscono all’Erasmus. I dati forniti dalle Università di Trieste e di Udine confermano quanto emerso dall’ultimo report dell’Ue in materia: è in crescita il numero di quanti partono per studiare fuori sede grazie a progetti di mobilità europea. Le mete più gettonate dagli studenti giuliani sono Spagna, Germania e Francia per il programma Erasmus+ Studio (ovvero un periodo di studio semestrale o annuale in un’altra università); Regno Unito, Spagna e Francia per Erasmus+ Traineeship, il tirocinio all’estero da effettuarsi come studenti o neolaureati in imprese, centri di formazione e ricerca, istituti di istruzione superiore. Coloro che sono partiti dall’Università di Trieste per studiare, nell’anno accademico 2016-17, sono stati 413. L’anno successivo sono stati 419 e quello dopo ancora, il 2018-19, sono passati a 497.
Ma l’exploit riguarda l'anno a venire: «Abbiamo ricevuto già 700 domande per partire nell’anno 2019-20», spiega il professor José Francisco Medina Montero, delegato del rettore per la Mobilità internazionale. «Un numero di richieste elevatissimo – prosegue Medina Montero –. In generale siamo tra i primi atenei in Italia, in termini di percentuale di studenti che svolgono un periodo di mobilità all’estero, sul totale di quelli iscritti. Ciò è dovuto anche all’aumento dell’ammontare delle borse di studio: adesso si può arrivare a 725 euro mensili tra contributo fisso, aiuti per condizioni socio-economiche o per iscrizioni a doppi diplomi e così via».
Lievi invece le oscillazioni sui numeri degli studenti dell’ateneo giuliano che vanno all’estero per il tirocinio: nel 2018 sono partiti in 138; l’anno precedente erano 123 e quello prima ancora 131. L’Università di Trieste offre inoltre la possibilità di uscire dai confini dell’Ue: è attivo infatti uno scambio con la Serbia, paese consorziato con l’Unione nell’ambito del programma Erasmus+ extra-Ue.
Diversa la situazione all’Università di Udine: qui le partenze col programma Erasmus dopo il picco di due anni fa registrano una lieve flessione. I 259 “studio outgoing” del lontano 2008 sono diventati 313 nel 2015-16 e 320 nel 2016-17, per attestarsi a 309 nel 2017-18 e a 303 nell’anno accademico in corso. Il boom, in Friuli, riguarda i tirocini: nel 2015-16 sono partiti 29 studenti, diventati 108 nel 2016-17 e 160 nel 2017-18.
Come detto, i dati regionali sono in linea con quelli europei. La relazione annuale sul programma Erasmus+, di recente pubblicata dalla Commissione Ue, rivela che il numero di persone che partecipa al progetto è il più alto di sempre. È in crescita anche il numero di progetti finanziati e, al contempo, l’Erasmus sta diventando più inclusivo e internazionale. Nel 2017 (ultimo dato disponibile) anno del trentennale di Erasmus, l’Ue ha investito nel programma la cifra record di 2,6 miliardi di euro, con un +13% rispetto al 2016. E con risultati visibili: nello stesso anno 797 mila persone (tra studenti, tirocinanti, volontari e personale del settore dell’istruzione: vedi qui a lato) e 84.700 organizzazioni sono state sovvenzionate dai fondi per la mobilità Erasmus+. Un netto rialzo sul 2016, che aveva visto coinvolti 725 mila persone e 79 mila enti. —
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