Studente pestato dai “bulli” al liceo Galilei
TRIESTE Picchiato davanti al liceo scientifico Galilei dove era andato a leggere i risultati degli esami di recupero. Un ragazzo di 17 anni è finito all’ospedale dopo essere stato preso a pugni da un gruppo di giovani che prima lo hanno insultato e poi aggredito. Sul volto traumi ed ematomi, giudicati guaribili in una settimana.
Dell’episodio di bullismo si stanno interessando i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale al quale il padre si è rivolto presetando una denuncia. La dirigente scolastica Lucia Negrisin ha aperto subito un’istruttoria interna «al fine di appurare eventuali responsabilità e decidere di conseguenza», così si legge in una nota inviata in tarda mattinata congiuntamente alla famiglia del giovane studente picchiato.
L’episodio si è verificato l’altro giorno attorno alle 12.30. Lo studente era entrato nell’edificio di via Mameli quando, mentre era intento a guardare i tabelloni con i voti dei rimandati, è stato dapprima spintonato alle spalle. Quando si è girato per vedere chi fosse stato, lo stesso ragazzo che lo aveva spinto ha iniziato a insultarlo urlandogli «sfigato, deficiente, pollo».
E altri insulti ancora. Ma la vittima di quella che poi è diventata un’aggressione vera e propria, al momento senza motivo, è rimasta indifferente e si è avviata verso l’uscita del liceo. Ed è stato a questo punto che il giovane che lo aveva insultato gli ha piazzato un diretto allo stomaco. Alla scena ha assistito un genitore che ha allontanato l’aggressore mandandolo fuori dall’area della scuola.
Ma non è finita qui. Dopo pochi minuti, davanti all’ingresso del Galilei, il giovane già colpito con un diretto allo stomaco, è stato raggiunto da altri quattro ragazzi, tutti compagni di classe di quello che lo aveva insultato e picchiato. E qui c’è stata l’aggressione vera e propria, con pugni al volto.
Insanguinato, lo studente è scappato di corsa dirigendosi a casa. Abita a poche decine di metri dalla scuola. Dall’abitazione poi i genitori lo hanno accompagnato all’ospedale infantile Burlo Garofolo. In pronto soccorso il giovane è stato medicato e dimesso, come detto, con una prognosi di sette giorni per una serie di traumi e ferite lacero contuse.
Stupita e amareggiata la dirigente scolastica Lucia Negrisin. «Sono preoccupata. Non era mai accaduto nulla del genere. Qui non ci sono branchi - dice - È un brutto episodio, proprio all’inizio dell’anno scolastico».
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