Studente del Nautico di Trieste positivo al tampone. In isolamento 8 prof e 18 compagni d’aula
Primo contagio in una scuola superiore del capoluogo giuliano. Colpito un ragazzo della provincia di Gorizia. Ieri 57 nuovi casi

Silvano Trieste 2020-02-18 Studenti del Nautico
TRIESTE Il mercoledì, una volta ancora, è il giorno dei numeri all’insù: sono 57 i nuovi positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Un dato che contiene tra l’altro il caso di uno studente di prima all’Isis Nautico Galvani di Trieste, con i compagni di classe e professori ora in attesa di tampone.
È il vicepresidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi a informare a metà pomeriggio della vicenda dell’istituto triestino. Una classe di 18 alunni, sintetizza l’assessore su Twitter, è in isolamento fiduciario per una positività rilevata su un ragazzo residente in provincia di Gorizia, asintomatico, ma la cui intera famiglia è risultata contagiata ed è isolata conseguentemente a casa, mentre otto docenti sono in quarantena.
A confermare fatti e numeri è la dirigente Donatella Bigotti, che non mostra peraltro particolare sorpresa: «C’era da aspettarselo, anche se speravo che potesse accadere un po’ più in là nel tempo. Ma siamo preparati e pronti a seguire le indicazioni del Dipartimento di prevenzione che abbiamo immediatamente contattato». La dirigente sottolinea quindi il corretto comportamento dello studente, che ieri mattina non si è recato a scuola. Una tempestiva comunicazione ha poi consentito di svuotare l’aula già in mattinata e di isolare ragazzi e insegnanti che hanno avuto un contatto stretto a lezione con la persona contagiata. Già oggi saranno sottoposti a tampone.
Il +57 di giornata è il secondo riscontro più alto dalla fine di aprile dopo il +63 del 17 settembre. Sono numeri che riportano alla fase 1. L’incremento aggiorna il totale da inizio emergenza, lo scorso 29 febbraio, a 4.461: 1.586 casi a Trieste (+8), 1.467 a Udine (+27), 995 a Pordenone (+8) e 397 a Gorizia (+12), con l’aggiunta di 16 residenti fuori dai confini regionali (+2). Come ogni settimana, dopo una frenata in avvio di settimana, a causa di una riduzione dei tamponi, il virus rialza la testa. Da lunedì i nuovi positivi sono 84, contro i 53 dei primi tre giorni della settimana precedente.
Quanto all’incidenza dei casi rispetto ai tamponi effettuati per la prima volta su persone che si ritiene possano avere contratto l’infezione (ieri 1.592), siamo al 3,58% sulle 24 ore, vale a dire che si è riscontrato un contagio ogni 28 test. Una fotografia oltre il 3%, percentuale superiore alla media nazionale, ormai consolidata: 3,64% dal 7 al 13 settembre, 3,15% dal 14 al 20. Per quanto riguarda invece i tamponi complessivi, una somma che comprende anche i test di verifica su persone precedentemente positive, ieri si è arrivati a 4.770, 2.474 in più di martedì e il totale più alto da inizio mese. Un effetto dell’intensa azione di tracciamento sul territorio di tutte le situazioni aperte: dai migranti ai rientri dai Paesi balcanici, dalle scuole al mondo dello sport, con ripetute verifiche all’interno delle famiglie, dove il virus ha ripreso a circolare, come del resto ci si poteva attendere dopo le vacanze e con la ripartenza della vita sociale.
La Regione fa sapere della positività di sette richiedenti asilo, di cui cinque a Gorizia, di tre focolai familiari a Trieste, di alcuni anche a Udine e di uno a Sappada con sei infezioni. E ancora ci sono focolai a Meduno e a Spilimbergo, mentre a Pordenone sono pure positivi due operatori di una Rsa. Nell’Isontino si segnala il focolaio di San Pier d’Isonzo legato ai calciatori (ne riferiamo a fianco). In una giornata in cui le vittime Covid rimangono 350 (197 a Trieste, 77 a Udine, 69 a Pordenone e 7 a Gorizia), gli attualmente positivi diventano 716 (+5), sette volte in più rispetto a fine giugno. La buona notizia è che i guariti continuano ad aumentare: sono ora 3.395 (+52). Con i clinicamente guariti fermi a 6, gli isolamenti salgono a 688 (+11). —
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