Stroncato dall'amianto Alealdo Ginaldi, volto storico della vecchia Dc

L'avvocato si è spento a 83 anni a causa di un mesotelioma: aveva respirato la fibra killer quando da giovanissimo portava il pranzo agli operai del cantiere. Per decenni è stato una figura di spicco della politica e cultura regionale
Al centro l'avvocato Ginaldi in una sua recente apparizione pubblica
Al centro l'avvocato Ginaldi in una sua recente apparizione pubblica

Si è spento nella sua abitazione, l’altra notte all’una e 22, l’avvocato monfalconese Alealdo Ginaldi. Aveva 83 anni.  Per Monfalcone rappresentava una vera e propria istituzione: per decenni è stato una figura prestigiosa nel mondo regionale della politica, della cultura e dell'attività forense.

Privo della vista dall'età di 9 anni a causa di un tragico incidente, l'avvocato Ginaldi è stato per anni esponente di primo piano della Democrazia Cristiana, consigliere regionale del partito dello scudo crociato, per anni nella stanza dei bottoni del partito.

A stroncarlo è stato un mesotelioma, malattia contratta respirando l'amianto quando da giovanissimo si recava volontariamente nel cantiere navale per consegnare i pasti agli operai.

Fino all’ultimo è stato circondato dagli affetti più cari, la moglie Anna Cernigoi, medico diabetologo in pensione. E le figlie Paola, che con il padre ha condiviso l’attività forense, nello studio di via Fratelli Rosselli, Francesca, sempre avvocato con uno studio a Oderzo, Maria, musicista presso l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, laureata anche in Veterinaria. La loro madre, Annamaria Zilli, per anni insegnante al liceo Buonarroti di Monfalcone, era scomparsa nel 1987.

Riproduzione riservata © Il Piccolo