Stroncato da un infarto mentre è in bici a Dolegna
DOLEGNA Un malore fulminante ha stroncato ieri mattina un ciclista che stava pedalando tra i saliscendi del Collio. L’uomo, un cinquantaquattrenne di San Giovanni al Natisone di cui sono note solo le iniziali, B.R., si è sentito male mentre si trovava nella zona tra Ruttars e Trussio insieme alla moglie. Vedendolo cadere a terra è stata proprio la donna a lanciare l’allarme chiamando il Numero unico dell’emergenza 112.
Subito si è avviata la macchina del soccorso. La Centrale Sores di Palmanova ha inviato sul posto, in codice rosso, un’ambulanza, e vista la difficoltà a raggiungere l’area del comune di Dolegna del Collio via terra, è stato fatto decollare dalla base di Campoformido anche l’elicottero del soccorso regionale, poi atterrato nella zona al confine con il comune di Corno di Rosazzo. Una volta raggiunto l’uomo, i sanitari si sono trovati di fronte a una situazione che appariva chiaramente già disperata. Hanno comunque avviato le procedure di soccorso, ma le manovre di rianimazione non sono state sufficienti a salvare la vita al cinquantaquattrenne di San Giovanni al Natisone. La situazione era già compromessa e l’uomo è morto prima di poter raggiungere l’ospedale.
Quella che dopo le tante settimane di isolamento forzato da coronavirus doveva essere una spensierata giornata in mezzo alla natura tra i vigneti del Collio con la moglie, si è all’improvviso trasformata in una tragedia immensa.
Sul posto per i rilievi di rito sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Gradisca d’Isonzo. Sulle cause del malore per il momento si possono fare solo ipotesi, ma da quanto è stato possibile apprendere si è trattato di un infarto fulminante. Da capire, a questo punto, è cosa abbia provocato il malore fatale.
Ancorché rare, tragedie come quella che ha colpito B.R. non sono inusuali e non colpiscono solo i cicloturisti della domenica. Il malore causato dallo sforzo può manifestarsi anche in soggetti sportivi e bene allenati. Due anni fa, nel corso di una gara ciclistica sul Collio era deceduto un concorrente quarantaquattrenne di Lucinico. L’uomo si era accasciato a terra mentre stava spingendo a mano la propria bicicletta sulla salita del monte Quarin. In quel caso, data la presenza dell’ambulanza, i soccorsi erano stati ancora più tempestivi, ma la rapidtà dell’intervento non ha modificato l’esito e l’epilogo non è stato differente da quello di ieri.
Neppure per l’atleta c’è stato nulla da fare. Come nel caso di ieri, i sanitari hanno tentato la rianimazione per poi dichiarare il decesso del concorrente.
La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. —
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