Stroncata dal caldo sulla spiaggia di Grado
Anita Sirotich, 77 anni, si è accasciata mentre passeggiava in spiaggia
di Antonio Boemo
È morta per un malore, per arresto cardiaco e cadendo è finita riversa con la bocca in pochi centimetri d’acqua, a breve distanza dall’arenile. Al decesso ha sicuramente contribuito l’ondata di caldo che ha accentuato la grave situazione cardiaca. Questa, almeno, sembra l’ipotesi più verosimile. Si tratta di Anita Sirotich di 77 anni (ne avrebbe compiuti 78 il 16 luglio prossimo) di Trieste che in quel momento, poco dopo le 11.30, stava passeggiando con i piedi in 30-40 centimetri d’acqua, a poche decine di metri dalla spiaggia.
Il punto esatto è quello dopo il settimo ingresso della Sacca, dove viene delimitata la zona a pagamento dal tratto libero, in direzione centro. Un’area a poca distanza dal termine dell’area sportiva riservata principalmente al beach volley, prima della zona attrezzata con ombrelloni. Accortisi immediatamente di quanto era accaduto, dopo aver visto la donna riversa con la bocca nell’acqua, alcuni bagnanti hanno dato l’allarme.
I soccorsi sono scattati subito: i bagnini della spiaggia gestita dalla Git hanno messo in atto tutto ciò che hanno appreso ai corsi di aggiornamento sanitario di primo intervento, mentre nel frattempo veinavo allertati i sanitari del 118. E’ arrivata anche l’auto medicalizzata da Monfalcone. I sanitari hanno fatto di tutto per rianimare la donna, si sono prodigati in tutte le maniere ma per l’anziana non c’è stato assolutamente nulla da fare. Anita Sirotich, come detto, si trovava da sola a passeggiare in pochi centimetri d’acqua e non aveva alcun documento con se. L’unica cosa che indossava era la fede matrimoniale.
Proprio da questa, letto il nome che portava all’interno, Vinicio, i soccorritori sono riusciti a risalire al nome del marito. Dagli altoparlanti della spiaggia sono stati di conseguenza diffusi degli annunci alla ricerca di una persona di nome Vinicio che un po’ di tempo dopo l’accaduto si è recata sul posto. Stava probabilmente passeggiando da qualche altra parte, magari al fresco sotto gli alberi, e quando ha sentito l’annuncio si è precipitato a vedere chi lo stesse cercando. A quel punto ha fatto l’amara e triste scoperta di quanto accaduto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco. Proprio per via dell’improvvisa ondata di caldo (ieri all’una il termometro segnava all’ombra 30,3 gradi) che tenderà ancora a salire raggiungendo il picco massimo probabilmente fra oggi pomeriggio e domani, le autorità sanitarie hanno raccomandato di sostare il meno possibile al sole e, in particolare, di portare i bambini in spiaggia solo alle prime ore del mattino ed eventualmente nel tardo pomeriggio inoltrato.
La notizia è stata accolta con rammarico dai vicini triestini della signora. «Anita Sirotich era una grande donna, un’ex poliziotta sposata con un ex dirigente delle poste – racconta Tullia Rossi, una vicina nel palazzo, che frequentava la parrocchia San Giusto assieme ad Anita Sirotich – Abbiamo parlato due giorni fa e mi ha detto che aveva prenotato assieme marito un viaggio in Terra Santa a settembre». «Anna era una donna piena di vita, molto attiva e sempre piena di molte cose da fare» aggiunge Tullia. «Era inoltre molto legata alla chiesa - conclude - e andava a messa ogni giorno».
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