Strizzolo in Paritetica dopo l’addio di Illy

L’ex deputato del Pd di scuola democristiana diventa presidente bruciando il giurista D’Orlando. Il placet di Serracchiani
Di Marco Ballico

TRIESTE. Dall’imprenditore prestato alla politica al politico di professione, la Paritetica Stato-Regione cambia guida. Ivano Strizzolo succede a Riccardo Illy, che si è dimesso un mese fa, ed è il nuovo presidente della commissione in cui si definiscono i confini della specialità. L’ex deputato del Pd, sin dalla prima riunione, batte un colpo: fa approvare la bozza del decreto legislativo sulla fiscalità di vantaggio e la invia al Cdm. È il primo passo di un percorso che può consentire alle imprese regionali di competere con Austria e Slovenia.

Al di là della nomina di Strizzolo, l’insediamento si è reso necessario per il cambio della guardia al governo nazionale. La Paritetica era infatti stata nominata nel dicembre dell’anno scorso quando a Palazzo Chigi c’era ancora Enrico Letta. I componenti vengono ora ribaditi. Roma indica nuovamente i giuristi Luciano Vandelli e Elena D’Orlando e aggiunge, al posto di Illy, il docente di diritto costituzionale Roberto Bin (oggi a Ferrara ma in passato anche all’università di Trieste), mentre la Regione riconferma la fiducia, oltre che in Strizzolo, in Leopoldo Coen e in Daniele Galasso. Strizzolo presidente è una soluzione che emerge dopo un confronto che, in partenza, non escludeva altre ipotesi. C’era la disponibilità di D’Orlando, pure quella di Bin, ma alla fine, posto che la Regione dà un suo parere al governo, la fiducia di Debora Serracchiani nei confronti del neopresidente ha sicuramente pesato.

«Un augurio di buon lavoro a tutti – le parole del ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, ieri a palazzo della Stamperia con il sottosegretario Gianclaudio Bressa –. Troverete sempre assoluta disponibilità all’ascolto e all’interlocuzione su tutte le questioni che riguardano le comunità locali e i territori». «Marito fortunato, papà di due figlie volate dal nido e di due cuccioli maremmani. Grande passione per la politica», scrive Ivano Strizzolo sul suo profilo Twitter. Adesso il democratico di Bicinicco dovrà aggiungere un’altra stelletta. E non potrà mancare un pensiero a Illy. Dopo aver sollecitato Roma ad affidargli il compito di rilanciare la commissione, Serracchiani, con rammarico, ha dovuto prendere atto del passo indietro dell’ex governatore arrivato in conseguenza della sentenza di condanna in appello della procura generale della Corte dei conti su un’operazione di cartolarizzazione della Regione nel 2004.

Secondo i magistrati contabili, che hanno valutato in 700mila euro il danno erariale, Illy e la sua giunta si sono resi colpevoli di aver venduto alcuni immobili di proprietà dell’amministrazione regionale a prezzo eccessivamente contenuto. Di qui le parole chiarissime dell’ex presidente: «Stante la sentenza, mi sento inadeguato per qualsivoglia incarico pubblico, elettivo o di nomina che sia». E il conseguente addio pure alla Paritetica. Il successore? «Sono convinto che il ministro saprà trovare un componente con capacità anche superiori alle mie e senza questo vulnus». La decisione ricade su Strizzolo, uomo di Franco Marini, eletto per la prima volta in Parlamento nel 2006 (e poi ancora nel 2008), sette anni passati in commissione Finanze, ma con alle spalle una lunga carriera politica iniziata nella Dc, sino alla dirigenza nazionale dei gruppi giovanili, e proseguita poi nel partito Popolare, nella Margherita, nel Pd. Passando per la giunta provinciale di Udine e per il Consiglio regionale, dal 1993 al 1998, nomine anche nel cda del Burlo alla fine degli anni Ottanta e nel Porto di Trieste in rappresentanza della Provincia di Udine. «È una fase delicata – commenta Strizzolo –, proprio domani (oggi, ndr) inizia un tavolo importantissimo sui rapporti finanziari con lo Stato. Ma, in commissione, abbiamo anche iniziato la partita della riduzione della pressione fiscale sulle imprese. Quando il governo approverà il decreto legislativo, la Regione potrà recepirlo con una sua legge». Se ne riparla, sempre in Paritetica, il 28 maggio.

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