Stretta sulle caldaie irregolari: duemila controlli a campione
TRIESTE Sono in media 2 mila i controlli a campione che Esatto – incaricata fino ad oggi dal Comune di Trieste di adempiere all'attività di controllo di efficienza energetica e dello stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici – effettua annualmente sulle caldaie presenti in città, in abitazioni private, condomini con impianti centralizzati, esercizi commerciali, strutture ricettive. Chi non è a norma rischia una sanzione fino a 3 mila euro.
Sette, otto controlli al giorno, dunque, anticipati da un avviso che indica giorno e ora dell’arrivo del tecnico incaricato. L'addetto che opera per conto di Esatto, oltre a verificare la dichiarazione di conformità dell'impianto, che la caldaia sia stata sottoposta all'annuale controllo di manutenzione, e che sia in regola l'apposizione quadriennale del bollino verde, esegue anche una prova di combustione per verificare l'efficienza dell'impianto.
Ora però le cose cambieranno. La giunta regionale, nel marzo del 2018, ha disposto la delega a queste funzioni di controllo all'Ucit, società partecipata dalla Regione e dal Comune di Udine. Dunque entro fine anno a Trieste non sarà più Esatto ad adempiere a questo incarico.
In città annualmente i controlli riguadagno in media 1.750 impianti autonomi e 250 centrali termiche. Dai risconti risulta come i triestini i questo contesto siano dei virtuosi. Il direttore di Esatto, Davide Fermo, evidenzia infatti che «sono in media solo una decina all'anno i proprietari o i conduttori di unità immobiliari sanzionati».
«Capita con estrema frequenza di venir chiamati con urgenza da chi, non in regola, e ricevuto l'avviso da parte di Esatto, - spiega Gabriele Knez dell'omonima ditta di assistenza tecnica - chieda un intervento repentino per regolarizzare la situazione prima dell'arrivo del controllo. Ovviamente, noi possiamo provvedere effettuando la manutenzione annuale prevista per legge solo per l'anno in corso, e non sanare inadempimenti pregressi. E comunque, vista la mole di lavoro delle ditte artigiane autorizzate, è bene non far affidamento sulla possibilità di interventi in extremis».
L'attenzione dei triestini, il numero di verifiche di Esatto e l'informazione che negli anni hanno portato avanti le aziende di manutenzione, hanno «comunque prodotto un ottimo risultato, - fa notare Kenz - basti valutare che gli incidenti domestici o gravi fatti di cronaca dovuti al malfunzionamento di una caldaia qui sono ridotti a zero. In altre città le cose non vanno così bene. Va tenuto presente che il controllo di Esatto non sostituisce quello previsto annualmente».
Per l’omessa esecuzione delle operazioni di controllo ma pure per il mancato adeguamento dell’impianto termico riscontrato a seguito del controllo di Esatto, si rischia una sanzione amministrativa che, a seconda dalla gravità della situazione riscontata, parte da un minimo di 500 euro fino ad arrivare ad un massimo di 3 mila. —
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