Strauss-Kahn nel libro paga della Serbia
TRIESTE. Nuovo lavoro per Dominique Strauss-Kahn: l’ex direttore del Fondo monetario internazionale ha accettato di fare da consulente al governo serbo ed è atteso a Belgrado già dalla prossima settimana. A dare l’annuncio è stato il vicepremier serbo Aleksandar Vu›i„, specificando che mancano «solo dettagli tecnici» da stabilire. Sconosciuti sia la durata che il compenso per l’incarico di Strauss-Kahn come consigliere governativo, al fianco del premier, vice premier e ministro delle Finanze.
Strauss-Kahn è atteso dal difficile compito di «aiutare la Serbia a rimodulare i suoi debiti», come ha spiegato Vu›i„. L’ex ministro delle Finanze francese è preoccupato dalla situazione dei conti, ha aggiunto, ma ha già proposto «diverse soluzioni». Per Strauss-Kahn, sono stati due anni difficili: prima le dimissioni dal Fmi in seguito all’accusa di stupro da parte di una cameriera di un hotel di New York, poi l’incriminazione a Lille per sfruttamento della prostituzione e infine l’uscita del libro impietoso della sua ex-amante Marcela Iacub in cui viene dipinto come una bestia dipendente dal sesso.
Una vita privata movimentata che non suscita però commenti a Belgrado, dove sono più interessati alla sue capacità di esperto finanziario. Dopo aver visto sfumare la probabile candidatura alla presidenza francese, Strauss-Kahn aveva tentato negli ultimi mesi di riaccreditarsi sulla scena pubblica, partecipando a conferenze economiche in patria e all’estero. Ma a luglio era stato lui stesso a fugare dubbi, annunciando l’intenzione di abbandonare la carriera politica per intraprendere la strada delle consulenze.
Le voci dell’arrivo di Strauss-Kahn si rincorrevano già da tempo a Belgrado ma il governo aveva sempre negato qualsiasi contatto con l’ex leader del Fmi. Tutto nasce alla fine del luglio scorso quando il premier Ivica Da›i„ annunciò il “siluramento” del ministro delle Finanze e dell’Economia Mladen Dinki„. Era l’inizio di quel rimescolamento dell’esecutivo che si è concluso qualche settimana fa. Allora il premier dichiarò che «l’economia e le finanze sono la questione più importante» per il Paese e la sua stabilità. Serviva un cambiamento. «Mi sono preso il compito di suggerire - spiegò ancora Da›i„ - che la responsabilità delle casse dello Stato e dello sviluppo economico del Paese vengano assunte da qualcun altro che non sia Mladen Dinki„». Colpito e affondato. Al suo posto c’è ora Lazar Krsti„, che ha annunciato un programma di riforme destinate a ripristinare la stabilità economica del Paese e a creare un sistema che favorisca una maggiore competitività della Serbia sui mercati. Il tutto sotto l’occhio vigile ed esperto di Strauss-Kahn però.
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