Strappi a tende e divani? Ecco come correre ai ripari

Dai totem “tiragraffi” alle polverine repellenti. Tutti i trucchi da adottare per evitare che il micio distrugga casa per limarsi le unghie e scaricare lo stress

TRIESTE. Divani, mobili, tappeti, carta da parati vengono spesso messi a dura prova quando un gatto, e le sue zampe, entrano per la prima volta in una casa. Se il micio graffia certe superfici il proprietario non si deve preoccupare: quel comportamento non è un sintomo di aggressività, né tanto meno di cattiva educazione, bensì un modo per affilare le sue unghie e insieme divertirsi, scaricare lo stress e stabilire la territorialità. Certo, questo non toglie che a nessuno fa piacere che la propria abitazione venga trasformata in un campo di battaglia, subendo danni spesso irreparabili. Dunque tale condotta va immediatamente corretta.

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Per evitare che il gatto graffi il divano o il resto dell’arredamento, bisogna prima capire cosa lo spinge a comportarsi in quel modo. Il linguaggio felino è complesso e bisogna imparare a interpretarlo per migliorare la convivenza con il proprio amico a quattro zampe, comprendendone le necessità. I graffi, di solito, sono verticali e sempre nella stessa zona, dato che gli animali scelgono dei “bersagli” ben precisi. Man mano che lo fa, i segni sono più profondi ed evidenti non solo agli occhi ma, per l’animale, anche all'olfatto. Infatti, mediante le ghiandole sudoripare presenti nei cuscinetti delle zampe, i mici rilasciano feromoni che depositano sul divano con i graffi. È per questo che sentono l'istinto di graffiare.

Per chi ha anche un piccolo giardino, dove il micio scorrazza durante il giorno usando i tronchi degli arbusti per sistemarsi le unghie, il problema tra le mura domestiche non dovrebbe presentarsi. Un gatto che vive in appartamento, invece, se non ha gli strumenti necessari per mantenere le unghie in perfette condizioni, andrà sicuramente alla ricerca di superfici di suo gradimento per limarle e anche per stiracchiarsi.

Per risolvere questo problema è bene attirare la sua attenzione su altri oggetti craeti a tale scopo. In commercio esistono molti tipi di tiragraffi con prezzi che oscillano tra i 17 e i 150 euro per “alberi tira graffi” di dimensioni più importanti. Quando il gatto tenta di graffiare il divano, va sistemato accanto al tiragraffi, magari provando ad avvicinare le sue zampe e le unghie al nuovo attrezzo. «I modelli in commercio sono moltissimi, - spiegano gli operatori del negozio l’Isola dei Tesori di piazza dell’Ospedale - ma nel caso il gatto non desista dal graffiare divani o altri arredi, è possibile utilizzare prodotti repellenti specifici che, spruzzati nel punto preso di mira dal micio, lo tengono lontano da quell’oggetto. Inoltre esistono spray e polverine per rendere il tiragraffi ancora più attraente».

Meglio non sistemare l’attrezzo in una zona isolata della casa: difficilmente verrà utilizzato. Se il gatto si fa le unghie su un preciso lato del divano, è bene posiziona il tiragraffi proprio in quel punto, così da sostituire il divano con il nuovo strumento. La situazione è più complicata quando invece il gatto graffia l’arredo per marcare il territorio e in quel caso, se una serie di stratagemmi non risultano risolutivi, è bene chiedere un parere al proprio medico veterinario.

 

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