Stranieri, sfondato a dicembre il tetto dei ventimila residenti

L’incidenza sulla popolazione generale è passata dal 4,5% del 2002 al 9,7% della fine del 2012 In crescita la fascia di età 0-4 anni. I più numerosi restano serbi e rumeni, seguiti da croati e cinesi
Di Laura Tonero

Gli stranieri residenti in città hanno superato per la prima volta in tempi recenti quota 20 mila. Un dato, quello registrato dal bollettino statistico mensile del Comune, che traccia una nuova fotografia del nostro territorio e ne conferma una tendenza. Allo scorso 31 dicembre nel solo comune di Trieste si contavano per la precisione 20.002 persone residenti di etnia straniera (9.968 maschi e 10.034 femmine). A fine 2011 gli uffici dell’Anagrafe municipale ne contavano 19.196; 18.192 nello stesso mese del 2010; 17.190 nel 2009, 15.795 nel 2008 e solo 9680 nel 2002. Un dato in controtendenza: gli abitanti in generale diminuiscono mentre gli stranieri crescono di anno. In netto aumento soprattutto le persone di cittadinanza rumena, ucraina, senegalese e bengalese.

«A incidere notevolmente su questa crescita sono i nuovi nati in città di origine straniera – valuta l’assessore comunale Emiliano Edera con delega all’ufficio Anagrafe – è in netto aumento la presenza a Trieste di bimbi stranieri che hanno meno di 4 anni». In effetti i bambini e le bambine da 0 a 4 anni che hanno genitori stranieri e vivono a Trieste oggi sono 1191. Lo scorso anno erano 1120, nel 2008 appena 944. Una crescita lenta che si riscontra anche tra i nascituri all’istituto Burlo Garofolo e tra i nuovi pazienti che bussano alle porte dei pediatri o dei consultori cittadini.

Il calare del totale dei residenti e l’aumento contestuale degli stranieri varia naturalmente anche l’incidenza della popolazione straniera sulla struttura della popolazione locale, dal 2002 a oggi praticamente raddoppiata: siamo passati dal 4,5% del 2002 (9.680 stranieri registrati) al 9,7 del dicembre 2012. Il fenomeno non è solo locale: il dato di forte crescita nell’intero decennio precedente trova riscontro anche a livello regionale e nazionale, nonostante la fase di difficoltà occupazionale e la crisi.

Il significativo aumento è dovuto comunque solo in parte alle nascite di bambini nati da genitori stranieri. Dai dati emerge infatti che gli stranieri immigrati sono ben rappresentati in tutte le fasce di età, ad esclusione delle fasce anziane: gli over 65 sono solo 896. La struttura della popolazione straniera è di conseguenza mediamente giovane. Rispetto agli anni precedenti sono più numerose le donne degli uomini. Prevale nettamente la presenza delle fasce di età lavorativa, in particolare quella tra i 25 e i 44 anni, che rappresenta la metà della popolazione straniera residente.

Arrivano un po’ da tutto il mondo, ma i più numerosi restano i serbi (5.624) e i rumeni (2.435). I croati residenti nel nostro comune sono 1.333, seguiti a livello numerico dai cinesi che hanno raggiunto quota 1.109, e poi dai kosovari (979) e degli albanesi (902).

Ma dove trovano casa le famiglie straniere che vivono a Trieste? I rioni più popolati da immigrati extracomunitari e comunitari sono quelli di Barriera Vecchia e San Giacomo: in queste due circoscrizioni vive il 45,71% dei residenti stranieri. Il 18,75% vive in centro città e a San Vito. Minore invece la presenza di stranieri sull’Altipiano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo