Strage di Nizza, ore d’ansia per Gianna: «Era allegra, poi il silenzio»

Parlano le nipoti della donna di San Pier d’Isonzo dispersa assieme al marito Angelo D’Agostino: «Ci avevano detto che volevano guardare i fuochi d’artificio»
Gianna Muset con il marito, anch'egli scomparso
Gianna Muset con il marito, anch'egli scomparso

SAN PIER D’ISONZO. Nessuno ha molta voglia di parlare. Ed è comprensibile. Sono ore di grande angoscia, ma anche di immutata speranza, quelle che stanno vivendo i familiari di Gianna Muset, la donna originaria di San Pier d'Isonzo che, la sera dell'attentato, si trovava a Nizza assieme al marito Angelo D'Agostino.

Da allora della coppia non si hanno più notizie. La nuora, Roberta Capelli, via Twitter, ha fatto sapere che Gianna ed Angelo non sono stati rintracciati negli ospedali tra i feriti vigili e con i documenti. Sono 31, come ha evidenziato nelle scorse ore la Farnesina, gli italiani dei quali si sono perse le tracce la serata dell'attacco terroristico.

E tra loro anche la coppia che, a Nizza, possiede un appartamento e che stava trascorrendo un periodo di vacanza anche per festeggiare la pensione di Angelo. La sorella di Gianna, Rossella, che abita a Monfalcone, non vuole parlare ed è partita per Voghera. Aveva sentito Gianna poche ore prima della sua partenza nella Costa Azzurra e l'aveva sentita, come sempre, serena e felice. Le aveva augurato buona vacanza. Poi il tragico attentato e le vane telefonate del figlio Massimiliano.

La situazione viene vissuta con grande apprensione anche dalle due nipoti che abitano a San Pier d'Isonzo e dal sindaco del paese. «Siamo molto vicini alla famiglia – afferma Riccardo Zandomeni – e speriamo di avere presto notizie confortanti che mettano fine a questo incubo. Non abbiamo grandi strumenti per intervenire, ma sarà nostra cura offrire ogni genere di collaborazione possibile».

A Fogliano Redipuglia, invece, abita Franco Muset, cugino di Gianna. «Ho visto Rossella questa mattina (ieri, ndr) – ha detto – ed è comprensibilente sconvolta. Non avere notizie di un proprio caro è qualcosa di davvero tragico, così come non poter avere alcun contatto positivo con le strutture che, subito dopo l'attentato, si sono prese cura di coloro i quali hanno perso la vita o sono rimasti feriti. Rossella spera, come speriamo noi tutti. Speriamo che, nelle prossime ore, questo incubo finisca e che, al più presto, si possa riabbracciare Gianna ed Angelo come un tempo».

La coppia, 71 anni lui, 68 lei, era partita da Voghera, in provincia di Pavia, da qualche giorno. Angelo, ex dipendente della ditta Ledeen, voleva festeggiare con la moglie la pensione e sarebbero stati per loro giorni di relax e di divertimento.

La sera del terribile attentato erano andati proprio lungo la Promenade des Anglais per assistere allo spettacolo dei fuochi artificio organizzato nell'occasione dell'anniversario della presa della Bastiglia. Appena appreso di ciò che era successo il figlio Massimiliano si era attaccato al telefono. Ma sia il cellulare della mamma, sia quello del padre, avevano squillato a vuoto a lungo. Una ricerca vana.

Per le prime 24 ore avevano atteso nella loro abitazione di Voghera notizie dalla Prefetttura, poi, ieri, il viaggio disperato verso Nizza alla ricerca dei loro cari. Gianna Muset è nata a San Pier d'Isonzo 68 anni fa. Ma aveva lasciato il piccolo paese della bisiacaria già da bambina, seguendo la famiglia che, in Piemonte, aveva trovato lavoro. I suoi legami con San Pier d'Isonzo e con la sorella Rossella sono sempre stati molto stretti. Un legame di sangue che non si cancella con l'emigrazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo