Strage di Nizza, ore d’angoscia per Gianna. Speranze appese a un filo
SAN PIER D’ISONZO. Una famiglia sempre in trepida attesa. Con le speranze che, man mano che trascorrono le ore, si fanno sempre più flebili. Ma resistono, seppur ancorate ad un filo sottilissimo. Non ci sono ancora notizie di Gianna Muset, la sessantotenne originaria di San Pier d'Isonzo che, lo scorso 14 luglio, si trovava a Nizza assieme al marito, Angelo D'Agostino, 71 anni.
Dalla sera del terribile attentato che ha scosso la Costa Azzurra della coppia si son perse le tracce. Da Monfalcone la sorella Rossella, assieme alla figlia Jennifer, che abita a San Pier d'Isonzo, hanno raggiunto Voghera dove abitano Gianna ed Angelo e dove risiedono anche il figlio, Massimiliano e la nuora Roberta Capelli.
Da qui, in queste ore, raggiungerano Nizza per verificare di persona la situazione e per cercare notizie ulteriori. Passerenno, come altri italiani, palmo a palmo gli ospedali e le altre istituzioni francesi. Sono ore di terribile angoscia per tutti.
«Ore di apprensione – ha detto ieri proprio il figlio Massimiliano – ore interminabili anche perchè, quando non ci hanno notizie certe e definitive, non si può che star male. Ma dobbiamo continuare a sperare, comunque sia». Nella serata di sabato proprio la famiglia di Gianna ed Angelo era stata raggiunta dalla notizia che l'uomo fosse stato ritrovato. Si era sperato. Ma si trattava di notizie infondate, speranze che si son spente in un battito di ciglia.
Così è continuato il calvario di una famiglia che da molte, troppe ore, non ha più notizie della coppia che, a Nizza, era arrivata pochi giorni prima dell'attacco terroristico e che qui intendeva trascorrere un periodo di vacanza anche per festeggiare la pensione di Angelo. In prima linea anche il sindaco di San Pier d'Isonzo, Riccardo Zandomeni che, anche ieri sera, ha raggiunto telefonicamente la nipote di Gianna ed Angelo, Jennifer.
«Mi ha raccontato che stanno verificando e battendo ogni pista – ha detto il primo cittadino – ma che proprio la drammatica situazione post attentato rende ogni operazione più difficile. In paese tutti speriamo di avere presto notizie, possibilmente positive che cancellino ogni angoscia».
Dunque si vivono ore difficili, nella famiglia di Carla Muset ed Angelo D'Agostino, le stesse ore difficili che vive, a Fogliano Redipuglia, il cugino Franco, in stretto contatto telefonico con Rossella e Massimiliano. Man mano che passano le ore, però, calano le speranza di ritrovarli ancora in vita, magari ricoverati in qualche ospedale.
Proprio il console italiano a Nizza ha riferito che difficili e complicate appaiono le operazioni di riconoscimento dei cadaveli che sono stati falciati a morte dal camion frigorifero guidato dal feroce attentatore. Una vacanza che si è tramutata in una tragegia per Carla Muset ed il marito Angelo. Carla, sampierina di origine, abita ormai da molti anni a Voghera, ma ha sempre tenuto saldi i contatti con la sua bisiacaria.
Una coppia affiatata, sposata ormai da parecchi anni e che, proprio a Nizza, la città del sole cocente trasformatasi in un inferno, possedeva un appartamento. Chissà che nelle prossime ore anche questo rebus possa essere finalmente e definitivamente risolto.
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