Stormi colorati alla Cona: è lo spettacolo dell’estate
STARANZANO L’Isola della Cona in questo periodo è un mondo variopinto di colori e di rarità faunistiche, proprio in concomitanza con la migrazione estiva, i movimenti della fauna selvatica proveniente da tutte le zone d’Europa. È una vera delizia per i birdwatcher. L’area naturalistica regala uno spettacolo di rara bellezza, continuamente monitorato dalla Sbic (Stazione Biologica della Cona), con il direttore Fabio Perco, che spesso la “racconta” attraverso immagini esclusive, fotografie scattate da lui e dai suoi collaboratori.
Ecco allora un recente e ricco campionario: Airone bianco, un altro inanellato proveniente dall’Ungheria, il Cavaliere d’Italia, il Beccaccino, Cavaliere e Pittima, Corriere piccolo, Gruccione con libellula, Piropiro boschereccio e Piropiro culbianco. «Vorrei in primis sottolineare – esordisce Perco – la realizzazione della “Collina dei Gruccioni” e dell’ampliato “Capanno del Piropiro”. Queste operazioni sono state eseguite a cura dell’Associazione per la conservazione della natura (Co.Na). Si sono riprodotte una trentina di coppie di questi uccelli estremamente variopinti. È numeroso il pubblico di appassionati, specie cultori della “caccia-fotografica”, che arrivano da zone lontane d’Italia e dall’estero, grazie al passaparola nei siti internet».
Oltre ai gruccioni, all’Isola della Cona si osservano numerosi altri uccelli e moltissime specie. Adriano Sgubin di Fiumicello e Silvano Candotto, hanno avuto la fortuna di fotografare un esemplare di Airone bianco (un tempo raro) marcato con un anello alla zampa alla nascita in Ungheria e presente alla Cona pochi mesi dopo.
«Attualmente – ricorda Perco - è ripresa e va aumentando la migrazione post-riproduttiva, quella che i cacciatori definiscono il “passo”. Compaiono perciò specie prima scarse, ma tipicamente abbondanti più avanti nella stagione, come i ricercatissimi “beccaccini”, dal lunghissimo becco dotato di una sensibilità che consente loro di individuare la presenza di prede minuscole affondate nel fango molle».
Altre specie “cacciano a vista” e sulla superficie molle e fangosa ricercano piccoli ditteri o altri insetti che catturano grazie a rapidissimi colpi di becco. Anche il Piropiro boschereccio, racconta ancora Perco, specie ritenuta di rilevanza comunitaria, in questi giorni è presente alla Cona in notevole consistenza, assieme al parente dal nome curioso, il Piropiro culbianco. I Cavalieri d’Italia, a loro volta, hanno avuto un ottimo successo riproduttivo quest’anno, con forse oltre trenta coppie che hanno nidificato negli stagni ricavati da ex coltivi. Ottimo successo riproduttivo hanno avuto anche le Oche grigie, di cui è possibile ammirare lo “evening flight” il volo serale, quando verso l’imbrunire o dopo la sveglia dell’alba, si recano in volo nei campi circostanti per cercare le erbe più appetite. (ci.vi.)
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