Storia di Nina, la top model in erba
Nina, triestina, giovanissima, vive tra New York, Londra, Parigi e Milano. È una ragazza alta, dai capelli rossi e dagli occhi azzurri, che è riuscita a entrare nel mondo dell’alta moda.
Come e quando hai iniziato?
Ho iniziato, quasi per gioco, facendo concorsi estivi di bellezza a Trieste nel 2008 e nel 2009. Poi non ho pensato di seguire questa strada, anche perché nell’anno scolastico 2009-10 ho trascorso un anno in Brasile per uno scambio scolastico. Tornata a casa ho capito che mi sarebbe piaciuto lavorare nel mondo della moda e ho cominciato a lavorare a livello locale con un’agenzia di Trieste. Nel 2011 sono andata a Milano per partecipare alla settimana della moda e così per la prima volta ho avuto occasione di entrare nell’ambiente delle sfilate. Nello stesso anno ho partecipato a sfilate a Lubiana, dove la mia attuale agenzia madre mi ha notato e mi ha convinto che ho tutte le caratteristiche necessarie per intraprendere questa carriera.
Dove hai sfilato finora e per chi?
Ho sfilato nelle quattro capitali della moda ovvero New York, Londra, Milano e Parigi. Negli ultimi due anni ho sfilato per vari designer, tra cui Giorgio Armani, Emporio Armani, Yohji Yamamoto, Issey Miyake, Mila Schon e tanti altri.
Che differenza c’è tra sfilare a Milano, Parigi, Londra o New York?
In ogni città c’è un’atmosfera diversa, un particolare stile, una cultura diversa, le persone trasmettono una particolare energia. New York e Londra sono un po’ più trasgressive e innovative, ci sono tanti nuovi giovani designer e a New York c’è la prima settimana della moda. Milano e Parigi sono più legate alla tradizione.
Come si svolge la tua giornata lavorativa?
Dipende dal tipo di lavoro. Durante la settimana della moda le giornate sono molto intense e stressanti: dalla mattina a tarda sera partecipo al casting (le audizioni in cui s’incontrano i clienti, ma non è detto che poi si ottenga il lavoro) o fitting (le prove dei vestiti prima della sfilata) e sfilate. Tutto questo però succede in diverse parti della città e ogni appuntamento ha il proprio orario. Ci sono certi casting in cui bisogna aspettare ore e ore, perché i clienti sono molto importanti e centinaia di ragazze si presentano alla stessa ora. La settimana della moda dura in realtà un mese perché si svolge in quattro città diverse quindi tra il jet leg, stare in piedi tutto il giorno, cercare di non essere mai in ritardo, avere cura della pelle, dei capelli, delle unghie, apparire piene di energia non è proprio così facile. Quando si fa un servizio fotografico, la giornata può cominciare in diversi orari, può essere alle 9, alle 10 o anche alle 5.30 di mattina. Dopo il trucco e la sistemazione dei capelli si comincia a fotografare finché i clienti non sono soddisfatti.
Come ti riposi dopo una giornata così intensa?
La cosa migliore è sicuramente una bella doccia calda e stendersi sul letto.
Il mondo della moda è veramente così splendido come sembra?
Direi che c’è molto altro dietro a ciò che si vede in tv o nelle riviste. Molte persone credono che le modelle facciano servizi fotografici ogni giorno: non è per niente così (tranne forse per le top model). Ci sono periodi in cui non si fa niente tranne che casting. Quando poi finalmente si ottiene un contratto, si deve lavorare in una giornata fredda o calda indossando degli abiti completamente inadeguati per la stagione. Spesso, soprattutto chi è agli inizi, non viene nemmeno pagato. In questo caso tutti i costi di vitto, alloggio e trasferte sono a carico delle modelle, quindi, se non si ottiene qualche incarico, non solo non si guadagna, ma ci si rimette.
E’ necessaria qualche dieta particolare?
Bisogna sempre avere cura del proprio corpo, della pelle e dei capelli. Ogni ragazza poi sa quello che è meglio per lei. Io mangio tanta frutta e verdura e cerco di evitare i dolci.
Qual è la tua opinione riguardo alla polemica che le modelle sono troppo magre?
Se le modelle devono essere così magre, è perché i vestiti sulla passerella stanno meglio a una persona che non ha curve.
Hai mai avuto contatti diretti con i più grandi stilisti?
Soltanto con Giorgio Armani mentre facevo il fitting per la sfilata nel settembre del 2011.
Oltre alle sfilate fai anche servizi fotografici per le riviste o altro?
Faccio le sfilate come anche i servizi fotografici o lavoro negli showroom.
Cosa ti piace fare di più?
Direi che la sfilata è migliore perché si sistemano i capelli, si fa il trucco, le prove e poi la sfilata: in 15 minuti è tutto finito. Il servizio fotografico è più impegnativo, bisogna aspettare che il fotografo sistemi le luci, lo stilista decida l’outfit, poi bisogna cambiare sempre le pose, fare mille cambi eccetera. Lavorare nello showroom è invece molto stancante, perché bisogna cambiare costantemente vestiti, stare tutto il giorno sui tacchi, mostrarsi, apparire belle e piene d’energia.
Quali sono i tuoi sogni nel mondo della moda?
Il mio sogno sarebbe sicuramente quello di viaggiare lavorando in diverse città e, come credo per tutte le modelle, apparire sulla copertina di Vogue.
Maša Vodopivec
Classe IV umanistico
Liceo Slomšek
Riproduzione riservata © Il Piccolo