Stopani, due anni per fatture false

Contributi pubblici (oltre 300mila euro) ricevuti dallo skipper per la regata internazionale Nations Cup
Di Corrado Barbacini

Due anni di reclusione per le fatture fasulle utilizzate per intascare i fondi pubblici da parte dell’associazione sportiva Tutta Trieste: un match race da 300mila euro.

A questa pena è stato condannato lo skipper Federico Stopani, 54 anni. Era accusato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di altri reati fiscali connessi.

A pronunciare la sentenza è stato il giudice Filippo Gulotta che ha presieduto il collegio composto da Paolo Vascotto e Francesco Antoni. È stata quasi integralmente accolta la richiesta del pm Giorgio Milillo. Stopani è stato difeso dall’avvocato Riccardo Cattarini. Cancellati per prescrizione altri reati fiscali e altre truffe.

La vicenda gira attorno a un mare di fatture false; una gran parte acquisite dalla Guardia di Finanza durante le perquisizioni. Le fatture erano state state emesse dall'associazione Sailing People e dal negozio di nautica “Top Sail Store” di cui era punto di riferimento e amministratore lo stesso Stopani. Il “Top Sail Store”, che aveva sede in viale Miramare, per avere organizzato nel 2004 la “sfida” nell'ambito della Nation Cup aveva emesso una fattura di 30 mila euro più Iva. Per la consulenza prestata nel 2005, lo stesso “Top Sail Store” aveva inviato all'associazione “Tutta Trieste” una fattura per 15 mila euro più Iva. Un’altra fattura di 5mila euro porta la data dell'8 novembre 2007 ed è direttamente collegata al Trieste Challenge di quello stesso anno.

Ma non basta. L'associazione “Sailing People” di cui era presidente e legale rappresentante lo stesso Federico Stopani aveva emesso tra il 2007 e il 2008 altre otto fatture, inviate poi all'associazione “Tutta Trieste” al cui vertice si era insediato lo stesso skipper Stopani. E poi ancora: quindicimila euro erano stati chiesti per la “collaborazione” fornita al Trieste Challenge 2007. Un’altra fattura per 7.700 euro era collegata all’«utilizzo di aree e servizi durante la manifestazione del 2007». Infine un’altra ancora faceva riferimento a ulteriori “consulenze”. Per le stesse accuse ha patteggiato già nel novembre del 2012 l'ex presidente Roberto Distefano. È stato trascinato nell’inchiesta da Stopani come dirigente dell’associazione “Tutta Trieste” che aveva organizzato fino al 2008 nel braccio di mare antistante le rive, i primi “match race” della storia della vela triestina. In particolare Distefano ha patteggiato la pena di sei mesi di reclusione convertiti in 6.840 euro di multa.

Parti lese dei reati sono stati il Comune di Trieste, la Provincia, la Regione e la Camera di Commercio che avevano finanziato le tre ultime edizioni della Nation Cup il match race che si svolgeva nello specchio di mare antistante le Rive e che nel 2006, nel 2007 e nel 2008 aveva chiamato a Trieste i più famosi skipper della Coppa America. Due imbarcazioni uguali costate all'epoca più di un miliardo di lire. Migliaia di spettatori entusiasti avevano assistito a queste brevissime e combattute regate: nessuna altra località rivierasca europea può esibire un campo di gara tanto a ridosso di moli, banchine e dighe.

Nello scorso mese di ottobre lo skipper Federico Stopani è stato condannato in un altro procedimento all’identica pena di due anni di reclusione per la truffa (da un milione di euro) sull’Antica diga.

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