Stop dell’Olanda ad AstraZeneca. Genova, indagini su caso di trombosi

Un’insegnante di 32 anni ricoverata in rianimazione. Il governatore Toti: «Difficile ora stabilire dei collegamenti col vaccino»

ROMA Non c’è pace per il vaccino AstraZeneca. Mentre l’Olanda lo sospende fino al 7 aprile, per evitare di dover sprecare dosi dopo che ieri è stato deciso di limitare temporaneamente la vaccinazione agli ultra sessantenni, nel nostro Paese si registra un nuovo caso di trombosi.

Una donna di 32 anni è ricoverata nella Rianimazione dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, dopo essere stata soccorsa in casa per un quadro trombotico ed emorragico cerebrale. Lo comunica la direzione del San Martino riferendo inoltre che la paziente, un’insegnante, «vaccinata presso la Asl di residenza in Liguria con vaccino AstraZeneca in data 22 marzo e con esordio sintomatologico dal 2 aprile» è giunta ieri al pronto soccorso in gravi condizioni. «La Direzione del Policlinico - si legge in una nota - ha attivato le previste segnalazioni nell’ambito delle procedure di farmacovigilanza verso Aifa». «Difficile stabilire ora un collegamento, può essere casualità, predisposizione o altro», dice il governatore ligure Giovanni Toti.

Molti insegnanti, proprio a causa di AstraZeneca, rifiutano l’ipotesi dell’obbligatorietà del vaccino. Nel sondaggio della testata specializzata «Tecnica della scuola» sulla possibilità di un vaccino obbligatorio, 1.850 degli oltre 3 mila interpellati si dicono contrari e quasi 1.600 di quelli che si oppongono sono insegnanti.

Più in generale, la campagna di vaccinazione ha registrato, venerdì 282 mila somministrazioni in un giorno, ma le regioni insistono nel lanciano l’allarme sulla mancanza di scorte. L’obiettivo del commissario all’emergenza, il generale Francesco Figliuolo, è quello di arrivare a 500 mila vaccini al giorno a fine aprile. E il ministro alla Salute, Roberto Speranza, pronostica che «entro fine estate verranno vaccinati tutti gli italiani che lo vorranno». Chissà se le previsioni verranno rispettate, intanto ieri è stato raggiunto il totale di 110.949.510 somministrazioni, su quasi 12 milioni e 300 mila di vaccini distribuiti.

La buona notizia è che a metà aprile arriveranno in Italia le prime 400 mila dosi del vaccino Johnson & Johnson. Potrà essere iniettato senza limite di età ed è monodose per cui non ha bisogno del richiamo previsto invece per gli altri vaccini. Inoltre si conserva in un normale frigorifero per tre mesi, ed è efficace anche contro la variante inglese e brasiliana. Entro giugno arriveranno altri 7, 3 milioni di dosi e nel terzo trimestre altri 15,6 milioni, mentre i rimanenti 4 milioni dopo ottobre.

Per quanto concerne i dati quotidiani, ieri c’è stato un lieve calo la curva epidemica da Covid. I casi sono 21.261, contro i 21.932 di venerdì, con 359.214 tamponi, 28 mila in più. Il tasso di positività è in discesa dal 6,6% al 5,9%. I decessi sono 376 per un totale di 110.704 vittime da inizio epidemia. Prosegue purtroppo l’allarme per le terapie intensive dove si registra un leggero aumento, 10 in più (venerdì +23) con 234 ingressi del giorno, e sono 3.714 in totale, mentre i ricoveri ordinari proseguono la discesa con 215 unità in meno (venerdì -245), 28.489 in tutto.

L’arma più efficace contro il coronavirus, oltre al distanziamento sociale e le misure di protezione individuale, resta comunque il vaccino. Lo conferma il numero dei decessi in Regno Unito ieri: 10, mai così pochi da settembre. —


 

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