Stop a bikini e torso nudo in centro a Trieste: il Comune studia la stretta

L’occasione è fornita dalla modifica del Regolamento di Polizia Urbana per estendere il Daspo anche in Porto Vecchio. Si apre il dibattito

Laura Tonero
Tre ragazzi si lanciano dal molo Audace (foto Lasorte)
Tre ragazzi si lanciano dal molo Audace (foto Lasorte)

Il Comune ha avviato l’iter di valutazione per inserire anche l’area del Porto Vecchio tra quelle soggette a Daspo urbano. E dovendo a questo scopo modificare il Regolamento di Polizia Urbana, valuta se inserire, a tutela del decoro, anche il divieto di girare nel centro storico in costume da bagno o a petto nudo.

Il Daspo Urbano

Andiamo con ordine, partendo dalla misura del cosiddetto Daspo urbano, il termine corretto della misura oggi è Dacur, divieto di accesso alle aree urbane. Lo stesso sindaco ritiene possa essere utile ampliare al vecchio scalo il perimetro entro il quale è possibile applicare questo strumento, «visto che il Porto Vecchio – osserva l’assessore alla Sicurezza Caterina de Gavardo – ospita già importanti iniziative ed eventi. Lì è previsto uno sviluppo dell’offerta culturale, di parcheggi e di importanti investimenti».

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L’iter

Elaborata la proposta, dovrà essere valutata dal Comitato per l’Ordine e la sicurezza. Se ritenuta opportuna in quella sede, la novità andrà inserita nel Regolamento di Polizia urbana, che ogni qualvolta viene modificato deve passare al vaglio della giunta, delle circoscrizioni ed essere infine approvato dal Consiglio comunale. I tempi quindi non sono strettissimi.

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Tre ragazzi si lanciano dal molo Audace (fotoservizio di Andrea Lasorte)

Contrasto al degrado

Il Daspo urbano ha l’obbiettivo di contrastare il degrado provocato da bivacchi, accattonaggio, atti osceni, ubriachezza molesta. Illeciti amministrativi quindi, che se effettuati all’interno dell’area soggetta a Daspo urbano, comportano prima una sanzione con un provvedimento di allontanamento dalla zona per 48 ore. Alla violazione del provvedimento, il Questore può emanare appunto il Daspo urbano, che può vietare il rientro nella stessa zona anche per un anno.

Inizialmente l’area soggetta a questo provvedimento si limitava al centro. Nel 2023 «avevamo già allargato il perimetro – così de Gavardo – includendo ad esempio l’area di via dei Bonomo, di via Settefontane o piazza Perugino, alle pensiline degli autobus (usate talvolta come bivacco) e le aree adibite a verde pubblico, fino ad un raggio di 20 metri fuori dal giardini pubblici». Sono inclusi i Topolini e le Rive.

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La mozione proposta

Volendo estendere l’area al Porto Vecchio, come detto serve mettere mano al Regolamento di Polizia urbana. E dovendo a quel punto apporvi delle variazioni, il Comune valuta se prendere in considerazione anche il suggerimento che arriva da una mozione, per ora solo discussa, presentata dal consigliere comunale Salvatore Porro.

L’esponente di FdI chiede venga modificato l’articolo 9 del Regolamento di Polizia urbana, «per impedire che nella zona del centro storico, turistica, si possa girare a torso nudo o in costume da bagno – spiega Porro – come purtroppo mi è capitato di vedere imbattendomi in turisti scesi da una nave. Vorrei uno strumento incisivo – aggiunge – per evitare che qualcuno si metta in costume sul Molo Audace o che passeggi a torso nudo tra le vie pedonali per capirci».

L’attuale Regolamento: cosa prevede

L’attuale Regolamento di Polizia urbana, sul punto, lascia spazio a interpretazioni. L’articolo 9, infatti, recita che «a salvaguardia e tutela degli spazi ed aree pubbliche ricadenti nel territorio del Comune è vietato porre in essere comportamenti in luogo pubblico o in vista di esso ed ostentare al pubblico oggetti, nudità, piaghe e ferite, contrari al pubblico decoro o all’igiene». Un testo ritenuto da Porro troppo generico, visto che il termine “nudità” potrebbe essere contestato da una persona che viene multata perché senza maglietta o in bikini, quindi non completamente senza vestiti.

Parcheggiatori abusivi

Il tema è sul tavolo dell’assessore alla Sicurezza e certamente apre un dibattito. In tema di controllo del territorio, «anche a seguito di molte segnalazioni – spiega de Gavardo – lo scorso sabato il personale della Polizia locale in borghese è tornato a monitorare le Rive», sanzionando quattro parcheggiatori abusivi, tutti con annesso provvedimento di allontanamento. Inoltre è stato sanzionato un venditore ambulante privo di autorizzazione, con tanto di sequestro della merce e provvedimento di allontanamento.

Il giorno successivo la Polizia locale si è appostata nuovamente sulle Rive, pizzicando quattro parcheggiatori abusivi, tre dei quali già sanzionati 24 ore prima. Per uno di loro, vista la recidiva, il questore valuterà la misura del Daspo urbano. I controlli nella stessa giornata sono stati estesi anche alle zone pedonali del centro, dove sono stati sanzionati un artista di strada senza autorizzazione e un venditore abusivo. Oltre al sequestro della merce, in questo caso, e stato adottato un provvedimento di allontanamento per 48 ore.

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