Stop al progetto per potenziare i bus diretti a Barcola. Bufera sul Comune
TRIESTE Il niet del sindaco alla partecipazione economica del Comune al progetto di rafforzamento dei bus della Trieste Trasporti sulle linee per Barcola, e la sua contrarietà ad un incremento delle corse che salgono fino a via Bonomea, hanno innescato una pioggia di reazioni a dir poco accese. Tra i più arrabbiati c’è il direttore della Sissa Stefano Ruffo. «Sono rimasto esterrefatto di fronte alla bocciatura da parte del primo cittadino di un progetto già al centro di incontri con gli uffici dell'assessore regionale Pizzimenti e con quelli della Trieste Trasporti - afferma Ruffo -. Forse il sindaco i suoi ospiti li fa arrivare in auto blu, mentre gli scienziati che da tutto il mondo sbarcano a Trieste per raggiungere la Sissa prendono la 38, rimanendo colpiti molto negativamente dalla situazione di quella linea».
Ruffo si dice particolarmente stupito dallo stop al progetto, perché ricorda come con il Comune ci sia sempre stata una serena e proficua collaborazione. «Abbiamo dato in concessione gratuitamente il parcheggio di via Beirut - prosegue il direttore della Sissa - e tutto l'ufficio comunicazione di Esof è stato concesso dalla Sissa. Ci aspettavamo una considerazione diversa».
Chi utilizza con frequenza regolare la 38 racconta di una situazione spesso al limite, con l'autobus talmente carico da far difficoltà a salire per via Bonomea. Le richieste avanzate dai vertici della scuola, e supportate anche da una raccolta di firme, prevedevano nelle fasce orarie dalle 7.30 alle 9 e dalle 17 alle 19 una maggior frequenza della linea 38 e una breve deviazione della 2 e la 4 da Strada per Vienna alla Sissa. «Capisco possano esserci delle difficoltà, - valuta Ruffo - ma il problema va affrontato. Sono aperto al confronto, ma serve rispetto. Se invece la Sissa rappresenta un problema e non un valore aggiunto per Trieste, allora noi possiamo anche andarcene. Invito il sindaco a prendere la 38 con me, come faccio ogni giorno, e poi ne riparliamo».
Delusi e preoccupati anche i residenti di Barcola, che ormai da anni denunciano una situazione critica sul fronte del trasporto pubblico a svantaggio di chi vive quella zona, degli amanti della tintarella e dei turisti diretti anche a Miramare. «Il sindaco non viaggia in autobus, altrimenti capirebbe il nostro disagio - commenta Igor Poljsak, residente e membro del comitato “Per una Barcola migliore” -. La soluzione da lui prospettata (utilizzare delle navette fino alla Pineta,ndr) non può funzionare perché gli utenti vogliono raggiungere in bus l'intero lungomare, e le corse esistenti non bastano a supportare quell’esigenza. Servono anche il pugno duro da parte della polizia locale che non deve permettere automobili in seconda fila, in divieto e il degrado che d’estate regna a Barcola».
«Chi ha votato Dipiazza resta deluso dall’arroganza con la quale ha gettato quel progetto, - sostiene Stefano Babic, residente e imprenditore della zona -. Siamo disposti a vagliare una proposta alternativa, ma doveva arrivare a gennaio, non a ridosso di un ponte festivo che ci vede già invasi da turisti senza che ci siano idee chiare sul da farsi. Invalidi e anziani di Barcola sono costretti a muoversi in taxi in estate, e non è giusto, abbiamo diritto ad un trasporto pubblico efficiente».
Manuela Latzel si batte dal 2013 per un potenziamento dei colleganti con quel lungomare. «La situazione è peggiorata - denuncia -. In estate la 36 talvolta nemmeno si ferma da quanto è piena, non ci sentiamo salvaguardati. L'estate per noi si è trasformata in un incubo, il sindaco non può non ascoltarci».
Confida ancora in una soluzione il consigliere di Forza Italia Michele Babuder, che già la scorsa estate si era attivato per l'implementazione. «L'affluenza di turisti e bagnanti sulla riviera barcolana - sostiene - deve essere garantita da trasporti all'altezza delle ambizioni turistiche della città e dei cittadini». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo