Stop ai moduli di carta: l’iscrizione a scuola “viaggia” solo sul web

Scatta la procedura online obbligatoria per accedere alle prime In regione interessate 25mila classi. Istituti sloveni in ritardo
Di Gianpaolo Sarti

TRIESTE. Niente più domande cartacee, si passa al web. Il governo ha deciso che le iscrizioni per le prime classi di elementari, medie e superiori per il prossimo anno scolastico 2013-2014 dovranno essere effettuate esclusivamente online. Le procedure saranno disponibili sul sito del ministero www.iscrizioni.istruzione.it oppure www.istruzione.it al link “iscrizioni on line” o “scuola in chiaro”, dove si troveranno tutte le informazioni necessarie e le strutture disponibili in ciascuna regione. Il tutto avverrà a partire dal 21 gennaio e fino al 28 febbraio, ultima data utile per le operazioni. Anche il Friuli Venezia Giulia si sta adeguando con una circolare che presto sarà inviata a tutti gli istituti del territorio con le indicazioni della direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame.

La novità interessa, in Fvg, circa 25 mila classi. Unico intoppo le scuole slovene, per le quali non è ancora pronta una versione con la modulistica tradotta. Per loro restano ancora valide le vecchie procedure «ma il prossimo anno sarà tutto pronto», garantisce Beltrame. Il nuovo sistema è previsto dalla spending review, con legge del 7 agosto 2012: la norma indica il web quale strumento di cui le famiglie dovranno usufruire per le iscrizioni al primo anno delle scuole statali paritarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, compresi i corsi opzionali del secondo biennio e quinto anno; nonché i percorsi di istruzione e formazione professionale integrativi o complementari erogati negli istituti professionali statali.

L’utilizzo del sistema di iscrizioni on line è facoltativo invece per le scuole private di tipo paritario. Restano esclusi dal processo telematico, oltre che gli istituti sloveni, tutte le scuole dell’infanzia (statali e paritarie) e i corsi di istruzione per gli adulti attivati anche presso le sezioni carcerarie, come precisa la circolare. «In questi ultimi casi – si chiarisce nel documento – le iscrizioni continueranno per il momento tramite la consueta domanda cartacea».

Le “immatricolazioni” alle classi successive a quelle iniziali vengono eseguite d’ufficio dalle istituzioni scolastiche come consuetudine. Saranno invece le singole segreterie, su impulso dei dirigenti scolatici, ad attivare le procedure online entro il 19 gennaio predisponendo i moduli personalizzati sul portale ministeriale. Le stesse avranno il compito di controllare le domande pervenute al sistema, convalidarle, smistarle ad altri istituti o respingerle in caso di inesattezze o informazioni incomplete. In quest’ultimo caso sarà la segretaria ad allertare i genitori via email. Il ministero ha tenuto in considerazione l’eventualità che non tutte le famiglie italiane dispongano di un pc o di un collegamento internet. Un’ipotesi che, a livello nazionale, ha suscitato qualche preoccupazione. Saranno quindi ancora le segreterie a dover fornire supporto accogliendo i genitori e mettendo a disposizione i computer. «I genitori che non possiedono un pc, il web o che non hanno dimestichezza con la tecnologia – afferma ancora la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale – possono rivolgersi alle scuole già frequentate da figli, in caso di istituti comprensivi, oppure in quelle prescelte». Un passaggio, questo, su cui si sofferma anche la circolare evidenziando che «nel periodo tra il 21 gennaio ed il 28 febbraio la scuola dovrà impegnarsi principalmente nell’assistenza alle famiglie durante la registrazione al portale e nella presentazione delle domande».

Il meccanismo è comunque semplice: bisognerà riempire una scheda non molto diversa dai moduli su carta, per poi seguire una procedimento guidato utile a recapitare correttamente l’iscrizione via web. La procedura online permetterà, inoltre, di eliminare il fenomeno delle doppie iscrizioni: «Siamo in una fase di cambiamento importante – osserva Beltrame – anche da questo punto di vista, poiché il problema era frequente e spesso non ci consentiva di stabilire con esattezza il fabbisogno di cattedre per l’anno scolastico».

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